«Spericolato tra i pali, mi chiamarono Garibaldi» È morto il portiere del Ravenna dal 1933 al 1935

Terzo Ricci avrebbe compiuto 106 anni. Il ricordo del vicesindaco e della Cmc dove lavorò per 36 anni: «Quando non giocavo rivoltavo il calcestruzzo», ricordò in una intervista

Un po’ troppo spericolato tra i pali della porta da calcio, per questo negli anni Trenta l’avevano soprannominato ”Garibaldi”: Terzo Ricci è stato portiere del Ravenna Calcio dal 1933 al 1935, è morto il 10 marzo a un mese dal 106esimo compleanno. Secondo i manuali collezionò due presenze nel campionato 33/34 e tre nel 34/35, sempre in Prima Divisione, la serie C dell’epoca. Il debutto in prima squadra fu un regalo per il 24esimo compleanno: 8 aprile 1934, Ravenna-Molinella 3-1. La carriera di Garibaldi finì con un infortunio. A Reggio Emilia il 14 aprile 1935 si ruppe una gamba. In una intervista in occasione del compimento di un secolo di vita disse di aver calciato il primo pallone vero che era arrivato in città: «Lo aveva portato dalla Svizzera, dentro una valigia, il futuro presidente Angelo Fabbri. Era là per studio e si innamorò di questo nuovo gioco».

Al compimento di 105 anni una piccola cerimonia al ristorante Molinetto: «Lo avevamo festeggiato l’8 aprile – ricorda il vicesindaco Giannantonio Mingozzi – con parenti, amici e alcuni calciatori. Penso a lui con grande affetto e ammirazione. Ha avuto una vita lunghissima e piena, che lo ha visto coraggioso protagonista dei campionati di serie C dell’epoca. Fervente repubblicano, ha rappresentato i sentimenti e gli ideali più vivi di un grande combattente, spericolato a tal punto da meritarsi l’appellativo di Garibaldi. Con analoghi impegno e abnegazione ha servito la patria e, dopo il ritorno a casa, si è dedicato al lavoro come muratore. In tempi nei quali il calcio non offre molti modelli positivi, ha rappresentato per i giovani un significativo esempio di stile e sacrificio».

«Quando non giocavo rivoltavo il calcestruzzo. Facevo il muratore, avevo un paio di pomeriggi liberi ogni settimana», raccontò Ricci in quell’intervista alla Voce di Romagna. Alla Cmc dal 1934, «il nostro socio più anziano o, come amava dire lui, il meno giovane», ricorda il presidente della coop Massimo Matteuci. Nel 1970 andò in pensione come magazziniere della Cmc: «Molti di noi – dice ancora Matteucci – lo ricordano alla braciolata alla quale, fino allo scorso anno, non ha mai voluto mancare. Oggi il consiglio di amministrazione, la direzione e i soci tutti si uniscono al dolore di familiari e amici nel ricordare un socio la cui vita ha coinciso con buona parte della storia della nostra cooperativa. Ciao Terzo».

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CONSAR BILLB 02 – 12 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24