«Condotta antisindacale» Coop Agrintesa condannata Dovrà reintegrare una lavoratrice licenziata

La decisione del tribunale dopo il ricorso di Flai-Cgil: «Il licenziamento aveva l’obiettivo di impedirne la sua rielezione all’imminente rinnovo della Rsu».

Il Tribunale di Ravenna ha accertato l’illegittimità del licenziamento intimato, dalla cooperativa Agrintesa, alla delegata della Flai-Cgil dello stabilimento di Castel Bolognese nel novembre scorso e per il quale il sindacato era ricorso alle vie legali. Lo rende noto la stessa Cgil con una nota stampa in cui si comunica anche che è stato ordinato il reintegro della sindacalista nel suo posto di lavoro.

La Flai-Cgil di Ravenna, tramite il suo segretario generale Raffaele Vicidomini, ha agito in base all’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori, in quanto riteneva che il licenziamento intimato da Agrintesa avesse l’obiettivo di impedirne la sua rielezione all’imminente rinnovo della Rsu.

«La sentenza – commenta Vicidomini – diventa un punto di riferimento per i tanti lavoratori avventizi e stagionali, risorsa fondamentale per il nostro settore, che vogliono liberamente esercitare i loro diritti nel luogo di lavoro, senza che questo comporti vessazioni nei loro confronti. In questi mesi diversi dipendenti della cooperativa faentina, ci hanno contattato lamentando comportamenti lesivi dei loro diritti a causa del loro impegno sindacale. Ora il mio auspicio è che Agrintesa ripristini corrette relazioni, in coerenza con i valori che la storia della cooperazione ha espresso nel nostro territorio».

La cooperativa Agrintesa ha all’attivo 4mila soci, 200 dipendenti fissi ed oltre 1.800 lavoratori stagionali per un giro d’affari che lo scorso anno ha raggiunto i 270 milioni di euro.

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