Appalto rifiuti: risoluzione consensuale del contratto tra Hera e Ambiente 2.0

La multiutility ha chiesto a Ciclat di subentrare, in caso di rifiuto si farà un altro bando. I milanesi resteranno fino all’arrivo del nuovo fornitore

Hera e il raggruppamento temporaneo di imprese che riunisce Ambiente 2.0 e Orso Blu hanno firmato stamani, 13 maggio, una risoluzione consensuale del contratto firmato l’8 aprile scorso per l’appalto della raccolta rifiuti in tutta la provincia di Ravenna aggiudicato con un bando di gara a gennaio 2016. La risoluzione prevede il vincolo a garantire la continuità delle attività svolte fino al subentro del nuovo fornitore.

La multiutility, come previsto dalle disposizioni normative definite dal codice degli appalti, ha sottoposto al gruppo di imprese capeggiato da Ciclat, secondi classificati, la richiesta di subentrare nel contratto per la fornitura dei servizi già oggetto di gara. In caso di rifiuto, Hera si vedrà costretta a indire una o più nuove gare per la ricerca del fornitore.

L’azienda fa sapere che «ricercherà la migliore soluzione consentita per la gestione della eventuale fase transitoria, considerata la necessità di garantire la continuità del pubblico servizio e le previsioni della convenzione, obblighi rispetto ai quali Hera ha profuso quotidianamente il massimo impegno per sopperire alle carenze operative mostrate dal fornitore scelto con corretta procedura, così come confermato dal Tar nella sentenza dello scorso 10 maggio». È infatti di pochi giorni fa il pronunciamento dei giudici di Bologna che hanno respinto il ricorso di Ciclat che chiedeva l’annullamento dell’aggiudicazione per presunte irregolarità di Aimeri, una delle società all’interno del consorzio Ambiente 2.0.

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