Appalto rifiuti, Ciclat rifiuta Hera dovrà rifare il bando

Fino al subentro del nuovo fornitore il servizio dovrà essere garantito dalla Ambiente 2.0 che ha risolto il contratto con Hera dopo un mese

Il gran rifiuto. Il raggruppamento di quattro cooperative romagnole, guidato dalla ravennate Ciclat, ha rifiutato la proposta di Hera di subentrare nell’appalto per la raccolta rifiuti in provincia di Ravenna dopo la risoluzione contrattuale consensuale tra la multiutility e la Ambiente 2.0 del gruppo Biancamano che aveva vinto il primo bando di gara entrando in servizio il 16 aprile scorso. Ora tutto da capo: Hera dovrà preparare una nuova gara per individuare un nuovo fornitore. La risoluzione firmata il 13 maggio prevede per Ambiente 2.0 «il vincolo a garantire la continuità delle attività svolte fino al subentro del nuovo fornitore». Potrebbe trattarsi di diversi mesi.

Il raggruppamento Ciclat aveva tempo fino alle 15 di oggi per rispondere alla richiesta di Hera. Alle 11.30 è iniziata la riunione dei rappresentanti delle quattro cooperative (Astra di Faenza, Csr di Rimini e Formula Ambiente di Cesena) da cui è emersa la decisione di non subentrare. Va ricordato che il codice degli appalti prevede che in caso di risoluzione contrattuale la stazione appaltante possa proporre il subentro ai secondi classificati ma alle condizioni di aggiudicazione dei primi. Facile quindi intuire che qui stia buona parte delle motivazione del gran rifiuto Ciclat: Ambiente 2.0 ha vinto con un ribasso del 14 percento, Ciclat proponeva il 7.

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