Cocaina spacciata e sniffata a scuola Arrestati due minori che gestivano il giro

Un 17enne e un 16enne avevano a disposizione anche Lsd e speed con un tariffario preciso. Sette mesi di indagini setacciando Whatsapp

Per un spinello già pronto da fumare bastavano 5-10 euro, per un francobollo di Lsd da leccare bisognava spenderne 25. Ma avevano a disposizione anche cocaina e speed. La vendevano sull’autobus per andare a scuola o direttamente in classe. E chi la comprava la consumava anche subito, in bagno o nei corridoi. È lo spaccato di un istituto superiore che emerge da un’indagine condotta dai carabinieri del nucleo operativo di Faenza per sette mesi e conclusa a fine giugno: arrestati per spaccio due minorenni (17 e 16 anni) che tenevano in mano il giro e una quindicina segnalati alla prefettura come consumatori.

Secondo quando ricostruisce l’Arma, l’indagine è cominciata a novembre 2015 con la segnalazione di due genitori di una 15enne frequentante una scuola fuori provincia. Padre e madre avevano ficcato il naso nel telefonino della ragazzina trovando le chat di Whatsapp dove si capiva che aveva iniziato a fare uso di droghe. Decine e decine di messaggini e fotografie sul cellulare dove insieme ad altri inneggiavano all’uso degli stupefacenti anche come fonte di guadagno.

Da quelle chat i militari sono riusciti a identificare i due pusher ricostruendo i rapporti di una comitiva di amici, tutti del Faentino, che frequentavano diversi istituti e che nelle loro trasferte in treno o autobus per raggiungere le scuole, consumavano e vendevano stupefacenti. Della cosa ne avevano avuto sentore anche i dirigenti scolastici, sentiti a verbale dai carabinieri insieme ad una sfilza di studenti minorenni residenti non solo nel Faentino ma anche fuori provincia, che sono stati convocati ed interrogati in caserma.

Sui telefoni dei giovani i carabinieri hanno trovato anche una sorta di vademecum digitale con le fotografie di alcuni stratagemmi per nascondere gli stupefacenti come ad esempio un libro a cui erano state tagliate parte delle pagine per creare uno spazio dove collocare la droga.

La procura per i minorenni di Bologna ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare a carico dei due giovanissimi ora collocati in una comunità minorile, come disposto dal giudice.

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