Aumentano le cremazioni Il cimitero più grande non serve

Il Comune blocca il piano urbanistico di ampliamento L’area di 7 ettari a ridosso della pineta resterà verde

Con il costante aumento delle cremazioni non serve più il grande ampliamento del cimitero di Cervia. Il Comune ha quindi bloccato il piano urbanistico che prevedeva la costruzione di 24 lotti su una superficie di 72.060 mq per un volume da edificare pari a 13.330 mc tra la “zona amati”, via Stazzone e la pineta di Cervia. Sulla base della relazione di Azimut, società pubblica che gestisce molti cimiteri in provincia, alcuni piccoli ampliamenti rispetto all’area attuale ed alcune riorganizzazioni interne al cimitero saranno sufficienti a garantire i bisogni di sepoltura per almeno i prossimi 15 anni. L’ampio terreno a ridosso della pineta rimarrà quindi verde. Il piano prevedeva, a fronte di una capacità edificatoria residenziale, la cessione da parte dei proprietari di una parte di terreno al Comune che avrebbe realizzato poi il cimitero con risorse proprie.

Il piano del cimitero era nato parecchi anni fa, incontrando lungo il suo cammino numerose problematiche di natura tecnica, anche in relazione al fatto che l’area era sottoposta ad un severo vincolo ambientale, poi alleggerito, facendo così diventare possibile l’utilizzo dell’area a particolari e limitate situazioni in cui la pianificazione urbanistica della città non dispone di alternative.

«Prendiamo atto – dichiarano il sindaco Luca Coffari e l’assessore all’Urbanistica Natalino Giambi – che è venuto meno l’interesse pubblico nel portare avanti il piano urbanistico “del cimitero” che certamente era un grosso sacrificio dal punto di vista ambientale, ma che probabilmente al momento della sua partenza era necessario. Il Piano è stato presentato ufficialmente nell’anno 2012 e lungo la sua strada ha trovato numerose complicanze tecniche superate non senza difficoltà fino ad arrivare all’arrivo qualche giorno fa delle proiezioni sulle esigenze cimiteriali. Siamo consapevoli delle aspettative che l’operazione può aver generato nei soggetti interessati e umanamente siamo dispiaciuti per le situazioni personali e di disagio di alcuni proponenti del piano, ma la legge da questo punto di vista non lascia dubbi e l’interesse pubblico e della collettività deve essere sempre perseguito. Quell’ampia area a ridosso della pineta rimarrà area verde soggetta ad un vincolo di tutela ambientale».

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