La copertura massima era di 500 euro. Gioielliere ingannato con un complice che ha intercettato una telefonata verso la banca.
La polizia ritiene che il tentativo di truffa sia andato in scena con la complicità di qualcun altro che potrebbe aver intercettato la telefonata partita dalla banca di Ravenna e diretta alla filiale di Napoli che aveva emesso l’assegno. Al cassiere ravennate infati è arrivata la garanzia della copertura ma non è la stessa risposta che il cassiere ha avuto da Roma quando ha chiamato la sede centrale della banca: la matricola appartenente alla serie di quell’assegno circolare aveva una copertura massima di 500 euro. Per questo motivo gli uomini della Mobile sono convinti che la telefonata sia stata intercettata e dirottata su un complice.