Goletta Verde: alla foce dei Fiumi Uniti acque ancora inquinate  

Presentati i dati dei prelievi. A Lido di Dante valori fuori norma

Sono emerse luci e qualche ombra anche nel Ravennate dal monitoraggio di Goletta Verde lungo le coste romagnole come illustrato dai dati presentati oggi, ultimo giorno dell’imbarcazione di Legambiente a Marina di Ravenna. Come per il torrente Marano a Riccione (addiritura “fortemente inquinato”) o quello alla foce del fosso Pedrera Grande a Rimini, riceve un giudizio di “inquinato” il campionamento effettuato alla foce del fiume Uniti a Lido di Dante di Ravenna. È il secondo anno consecutivo che accade. E questo nonostante una condizione meteo complessivamente favorevole. Mentre non inquinate sono risultate le acque prelevate spiaggia sinistra foce Lamone e a Cervia alla foce canale Cupa Nuovo e foce porto canale.

I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente tra il 30 e il 31 luglio 2016. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e sono stati considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010: Enterococchi intestinali maggiori di 200 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli maggiori di 500 UFC/100mle) “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori (ma di questi nel ravennate non ne sono stati registrati). Il monitoraggio, spiegano da Legambiente, prende in considerazione il campionamento dei punti critici che vengono principalmente scelti in base a un “maggior rischio” presunto di inquinamento.

A presentare i dati questa mattina Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna e Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde, alla presenza di Carla Rita Ferrari, Arpae – Struttura Oceanografica Daphne; Gianandrea Baroncini, assessore all’Ambiente del Comune di Ravenna.

 “Anche se nel complesso il monitoraggio di Goletta Verde può dirsi positivo – sottolinea Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna –  la nostra attenzione si rivolge ancora una volta verso quei punti critici denunciati da anni che necessitano con urgenza dei controlli seri e approfonditi volti a trovare e rimuover e le cause di tale inquinamento, che evidentemente non sono stati ancora effettuati. Chiediamo alla Regione e alle amministrazioni comunali di non abbassare la guardia non solo sul fronte della depurazione, ma anche sull’avanzare del cemento lungo la costa, sul bassissimo apporto di sabbia dai fiumi ormai troppo antropizzati e all’abbassamento dovuto al fenomeno della subsidenza: sono tutti temi che confermano in modo tangibile la fragilità dell’area costiera della regione”.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24