«Qual è il quadro antisismico nelle scuole superiori in provincia?»

Il consigliere provinciale Spadoni chiede un aggiornamento degli interventi fatti e programmati in base alle mappe del rischio

Serve un aggiornamento dello stato antisismico nelle scuole superiori della provincia di Ravenna. Ne è convinto Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale della lista “Civici per la Provincia”, all’indomani dei tragici eventi che hanno colpito il centro Italia con circa trecento morti tra Lazio, Marche e Umbria.

«La gestione del patrimonio scolastico è rimasta di competenza delle Province – dice Spadoni presentando una interpellanza al presidente Michele de Pascale –. Dando atto alla Provincia del lavoro avviato nei mandati elettivi precedenti, si chiede di fare il punto della situazione e di fornire una relazione circostanziata suddivisa in base alla classificazione sismica dei territori, comprendente i capitoli di spesa a copertura degli interventi programmati o in programmazione».

Spadoni fa riferimento alla classificazione sismica del territorio nazionale suddiviso in mappe di pericolosità che ha introdotto normative tecniche specifiche per la costruzione di nuovi edifici o di altre opere pubbliche: «Nella mappa di pericolosità sismica sono classificati i territori di Lugo e Faenza come zona 2 con pericolosità sismica media, nei quali possono verificarsi terremoti abbastanza forti, mentre Ravenna appartiene alla zona 3 con pericolosità bassa, vale a dire in cui può essere soggetta a scuotimenti modesti».

Secondo il consigliere provinciale del gruppo di maggioranza servirebbe «un aggiornamento basato appunto sulla mappa di pericolosità sismica in grado di pianificare tempi e un crono programma della attività riferite alle strutture edilizie al fine di fornire risposte adeguate sulle necessarie esigenze di sicurezza e di messa a norma».

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