Commerciante compra un’auto usata da 19mila euro e paga con assegni scoperti: denunciato con un complice

Quando il venditore si è accorto della truffa erano già partite le pratiche per la demolizione e trasferimento all’estero  

Hanno pagato l’auto usata con due assegni per un totale di 19mila euro ma il venditore, un privato che aveva messo un annuncio online, si è reso conto che gli assegni erano scoperti e il compratore aveva già cominciato le pratiche per demolizione ai fini dell’esportazione. La polizia di Stato ha indagato in stato di libertà due romeni di 50 e 26 anni per truffa: si erano finti padre e figlio ma in realtà il più grande è un commerciante di auto del Ravennate.

Nel mese di agosto una persona si è presentata al commissariato di Faenza per sporgere denuncia, dichiarando di avere subito una truffa. L’uomo, un brasiliano di 26 anni, ha raccontato ai poliziotti di avere inserito un post in un noto sito internet di annunci per la vendita della propria autovettura. Poco tempo dopo è stato contattato da un uomo interessato all’inserzione. Visionata l’automobile i due si sono accordati sulla vendita per un importo pari a 19mila euro, di cui 5mila in contanti ed il resto in assegni. Due giorni dopo, in un’agenzia di pratiche automobilistiche, l’acquirente si è presentato accompagnato da una donna ed altre tre persone, di cui uno proposto come il proprio genitore. Il pagamento è avvenuto per l’intera cifra di 19mila euro con due assegni contrariamente a quanto pattuito. Il padre del compratore è divenuto quindi il nuovo proprietario dell’auto.

Le indagini effettuate dagli agenti del commissariato faentino hanno permesso di identificare i due attori, due cittadini rumeni di 50 e 26 anni che, contrariamente a quanto dichiarato, non sono padre e figlio. Il 50enne è risultato essere un commerciante di autoveicoli domiciliato a Ravenna.

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