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    Categoria: società

Addio al ponticello del parco Teodorico Il Comune: «Servirebbero 150mila euro»

Barista soddisfatta dell’attività. «Ma i bagni sono troppo isolati…»

Con alle spalle oltre un decennio di vita, il parco Teodorico con i suoi (quasi) 14 ettari è diventato negli ultimi anni un luogo frequentato da un po’ tutti i ravennati, oltre che dai turisti che fanno visita al vicino Mausoleo.

Come in molti altri parchi della città, anche qui i giochi iniziano a sentire il peso degli anni e rientreranno nel piano di manutenzione previsto dal Comune (vedi articoli correlati), che ha affidato la gestione dell’intero parco al consorzio cooperativo San Vitale (in associazione con Deltambiente e Metrò) con un appalto di 15 anni da oltre 4,5 milioni (compresa anche la gestione dei Giardini pubblici) che scadrà nel 2020.

A gestire il bar, invece, che ha il compito di fornire servizi essenziali per un parco così esteso, è dal marzo del 2013 Loredana Corona, che si dice soddisfatta della propria attività e della frequentazione del parco da parte dei ravennati, lamentando come unica vera pecca quella dei servizi igienici – che ha il compito di gestire – troppo isolati e senza nessun sistema di sorveglianza in grado di scoraggiare certi comportamenti incivili. Manca poi – ci dice la barista, che chiede anche una riverniciata ai muri esterni – un custode notturno che avrebbe potuto sventare per esempio i tre assalti al locale ad opera di vandali o malviventi che lo hanno fatto finire sulle pagine di cronaca dei quotidiani locali in questi ultimi anni.

Altro problema è rappresentato, secondo Corona, da alcune radici e da tombini pericolosi, mentre in molti le chiedono che fine abbia fatto il ponte in legno sul piccolo laghetto del parco. Chiuso per anni a causa delle cattive condizioni, il ponte è stato del tutto eliminato la scorsa primavera e dall’Amministrazione ci comunicano che «una stima dei costi del ripristino del ponte si aggira intorno ai 150.000 euro e per il momento non abbiamo i margini di bilancio per intervenire, anche perché la sua assenza non compromette la piena fruibilità del parco da parte dei cittadini».