domenica
15 Giugno 2025
La polemica

Natale al mare, zero euro dal Comune I lidi: «Incassa da noi e spende in città»

Contributi da mille a tremila euro per le iniziative invernali cancellati «perché idee sparse senza valore turistico»

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Il Comune di Ravenna ha deciso quest’anno, modificando una prassi consolidata da anni, di non concedere contributi economici a pro loco e comitati cittadini dei lidi in occasione della programmazione di eventi per il periodo natalizio nota anche come iniziativa Mare d’inverno. La scelta ha lasciato molti musi lunghi sulla costa: a criticare il cambio di rotta della nuova giunta per primo è stato il comitato cittadino di Lido di Dante ma nel giro di 48 anche la pro loco di Marina di Ravenna è intervenuta sul tema.

«Ci è stato risposto che “all’assessorato al Turismo sono stati tagliati i fondi, per cui non è possibile soddisfare la richiesta di un contributo” – dice Pasquale Minichini, presidente del comitato cittadino di Lido di Dante –. Superato lo stupore iniziale, è subentrata l’amarezza. È mai possibile che si azzera l’elemento principe, anziché alzare il livello di supporto e sostegno a questo tipo di iniziative, che puntano a mantenere vive e attrattive sotto il profilo turistico le località, soprattutto nel periodo invernale? Se non ci sono soldi per i contributi, forse è perché li spendono tutti in città?». Minichini poi tira per la giacca Giacomo Costantini, assessore al Turismo della nuova amministrazione De Pascale: «Crede forse che la promozione turistica si faccia coi fichi secchi? Vuole destagionalizzare senza un briciolo di contributo a chi crede nel turismo quale forza trainante dell’economia locale, sia quello invernale sia estivo?». Il comitato si augura in un ripensamento con il dietrofront della giunta ma assicura che andrà avanti «pur non senza difficoltà per mantenere viva e attrattiva la nostra piccola località». Anche perché l’organizzazione aveva già fatto i conti sul rinnovo del contributo e «ha già preso impegni con i vari artisti e speso la maggior parte del budget previsto per le iniziative programmate». All’indirizzo del Comune poi una proposta forte: «Che ci dessero almeno il 50 percento della tassa di soggiorno che producono le strutture ricettive presenti nella località, ci accontenteremmo anche solo di questo».

La motivazione dei tagli ai contributi l’ha fornita proprio l’assessore Costantini, interpellato da Il Resto del Carlino: «Sono pervenute ide sparse con scarsa rendicontazione che facesse intendere il valore turistico di queste iniziative. Per cui abbiamo deciso di non distruibuire finanziamenti a pioggia».

Una risposta che pare aver infastidito Marino Moroni, presidente della pro loco di Marina di Ravenna. Che ha preso carte e penna per specificare che «nessuno dall’amministrazione ha chiesto progetti e mai i contributi sono stati vincolati ad essi, le iniziative della pro loco sono evidenti a chiunque, credo che solo l’amministrazione a questo punto non le veda». Insomma secondo il dirigente della pro loco «i progetti ci sono, sostenuti ormai soltanto dai privati e dal lavoro dei volontari». Moroni allora coglie l’occasione per fare chiarezza sui contorni dei contributi: «È una cifra preziosa, viste le ridotte disponibilità economiche con cui si muovono quelle che, giova ricordarlo, sono associazioni di volontari. Cifra preziosa ma, purtroppo, sempre più ridotta. Fino ad una decina di anni fa venivano elargiti in base all’attività annuale dell’associazione, poi l’amministrazione Matteucci lanciò il progetto “Mare d’inverno” e spostò il contributo, riducendolo, su questo fronte. Il contributo per il “Mare d’inverno” è in realtà il contributo totale che le amministrazioni elargiscono alle pro loco. Si parla di una cifra che varia dai mille ai tremila euro: sono queste le uniche risorse pubbliche su cui le associazioni turistiche di volontariato basano l’attività dell’intero anno. Con queste scarse risorse, tutte rendicontate, le pro loco animano le località per 12 mesi». E per finire anche Moroni punzecchia il Comune sulle scelte di distribuzione dei contributi: «Non ritengo giusto che il Comune spenda quasi esclusivamente in città i soldi che incassa nei lidi. I progetti ci sono, forse manca la volontà politica di sostenerli».

La vicenda ha attirato anche l’attenzione di Cambierà, il movimento civico che siede tra i banchi dell’opposizione in consiglio comunale: «Riteniamo che sia giunto il momento di regolamentare in maniera più decisa e trasparente il metodo di erogazioni di denaro pubblico anche verso le spesso intoccabili pro loco». Attraverso le parole del consigliere comunale Samantha Tardi si viene anche ad apprendere l’esatto ammontare: «Nel 2015 la somma stanziata, e prelevata tra l’altro dal fondo di riserva, fu di 31.500 euro suddivisa tra le varie proloco marittime». Quello che lascia sopresa Tardi è la superficialità e lo scarso dettaglio dei rendiconti con cui le pro loco hanno giustificato l’impiego di spesa. Inaccettabile questo andazzo per il movimento che ha ereditato il testimone dai Cinque Stelle: «Pensiamo sia obbligatorio equiparare la cosa al grado di rigore richiesto per ottenere un prestito bancario, soprattutto quando si tratta di erogazione di denaro pubblico a fondo perduto». Il tutto con uno scopo preciso: «Stimolare le varie pro loco alla collaborazione e alla proattività, tramite la condizione di presentare preventivamente i progetti per i quali si richiedono contributi e/o patrocini, definendo preventivamente una bozza di spesa. Di più: chiediamo che i resoconti siano accompagnati da fatture e ricevute pagate, affinché non sorgano dubbi sull’utilizzo del denaro né da parte dell’amministrazione né da parte del cittadino. Invitiamo, quindi, anche le pro loco e i relativi presidenti ad uscire dalla fase della litania continua di lamentele, prendendo quindi iniziative, proponendo e progettando eventi per il proprio territorio, senza aspettare che piovano contributi dal cielo».

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