Censimento imprese ravennati: più straniere e meno femminili

Ecco come sono cambiate le aziende in provincia nel registro della Camera di Commercio. Sono 39.704, 794 in meno rispetto al 2015

lavoratoreAl 31 dicembre 2016 nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Ravenna erano iscritte 39.704 aziende, 794 in meno rispetto alla stessa data dell’anno passato. Un dato che tiene in considerazione la norma di cancellazione di 543 imprese fallite prima del luglio 2006 per insufficienza di attivo, disposta dalla Corte di Cassazione. Nel corso del 2016 quindi sono state registrate 2.087 nuove iscrizioni a fronte di 2.735 cancellazioni. Rispetto al 2015, sono diminuite le iscrizioni, meno 131, ma il dato più rilevante è appunto la crescita delle cessazioni, più 401: delle 2.735 del 2016, quasi il 40 percento, 1.050, è concentrato nell’ultimo trimestre a causa dell’intervento di cui si è detto. Tenendo conto di questo, il tasso di variazione su base annua risulta  meno 1,60 percento. Il tasso regionale, influenzato dal dato negativo non solo di Ravenna ma anche di alcune altre province dell’Emilia Romagna, risulta in flessione dello 0,32 percento. A livello nazionale nel 2016 si conferma la crescita del numero delle imprese con un tasso di variazione positivo pari all’0,68 percento.

Forma giuridica: nel 2016 risultano in crescita solo i consorzi. In flessione le società di capitale, -242 unità (-3,1 percento), le società di persone (-346, -3,7 percento), le ditte individuali (-216, -1 percento) e le cooperative (-4, -0,7 percento).

Settori produttivi: rispetto al 31 dicembre 2015 l’unico settore in crescita è quello del credito e assicurazione nel quale si registrano 11 imprese in più, in flessione tutti gli altri settori. In termini assoluti il settore più sofferente è quello del commercio che perde 265 esercizi (pari al tre percento), seguito dal settore industriale (-134 industrie, -3,9 percento), da quello edile (-122 imprese, -2 percento).

Territorio: negli ultimi dodici mesi, tutti i territori della provincia registrano una flessione, più accentuata nell’area della Bassa Romagna (-247 imprese, pari al -2,4 percento),  più contenuta in termini relativi nell’area di Ravenna (-377 unità, -1,8 percento) e della Romagna faentina (-170 unità, -1,9 percento). Nel comprensorio di Ravenna, che raccoglie oltre la metà delle imprese provinciali, la diminuzione interessa principalmente il comune di Ravenna che perde 352 imprese, più leggermente il comune di Cervia che perde 16 unità.

Imprese artigiane: al 31 dicembre 2016 le imprese artigiane registrate erano 10.674, 103 in meno nel confronto con il dicembre 2015, pari ad una diminuzione percentuale dell’1 percento. Essendo più contenuta la flessione registrata dalle imprese artigiane rispetto a quella delle imprese complessive, il peso dell’artigianato nella nostra provincia è cresciuto rispetto alla fine del 2015 e si è portato al 26,9 percento, inferiore a quello osservato in regione (28,3) ma superiore al peso registrato a livello nazionale (22,1). Nel dettaglio le imprese artigiane rappresentano oltre i tre quarti delle imprese provinciali nel settore delle costruzioni (77,5 percento), circa i due terzi (65) nel settore dei trasporti, oltre la metà nel settore manifatturiero (58,6) e dei servizi alla persona (51,5).

Imprese femminili: al 31 dicembre 2016 le imprese femminili della nostra provincia sono risultate 8.170 in diminuzione di 79 unità rispetto alla stessa data dello scorso anno, rappresentano il 20,6 percento del totale delle imprese provinciali. Il loro peso è leggermente cresciuto rispetto alla fine del 2015 mantenendosi inferiore alla media nazionale (21,8) e di poco superiore a quella regionale (20,4). I settori di attività nei quali la presenza femminile è più marcata sono quelli degli altri servizi, del turismo e del commercio. Sono 2.190 le imprese commerciali femminili, pari al 26,8 percento del totale delle imprese con maggioranza societaria o titolarità di donne.

Imprese straniere: anche in questa fase si conferma positivo il saldo delle imprese con titolare straniero o a maggioranza dei soci straniera. Al 31 dicembre 2016 sono iscritte 4.319 imprese straniere nel Registro imprese di Ravenna: 96 in più rispetto alla stessa data dello scorso anno (più 2,3 percento). La percentuale di imprese straniere sul totale è in crescita continua ed ha raggiunto il 10,9 percento, allineandosi alla media regionale e mantenendosi più elevata di quella nazionale (9,4). I settori di attività nei quali la quota di imprenditoria straniera è più rilevante sono quelli delle costruzioni (28,5 percento), del commercio (17) e del turismo (9,8).

Imprese giovanili: negli ultimi 12 mesi il numero delle imprese giovanili ha subito una flessione di 54 unità pari all’1,8 percento rispetto alla stessa data dell’anno precedente, il che si giustifica principalmente con la perdita dei requisiti per la  definizione di giovanile ovvero il superamento della soglia dei 35 anni da parte di soci e titolari. Infatti il saldo tra iscrizioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi è positivo pari a 301 unità. A Ravenna le imprese giovanili rappresentano il 7,4% del totale delle imprese, in Emilia Romagna il 7,7 percento e in Italia il 10.

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