L’annuncio dei sindacati: «L’Acmar ha deciso di licenziare 104 lavoratori»

La Cgil attacca la coop: «Ha fatto fallire il confronto in Regione»

Decisione unilaterale della cooperativa Acmar che ha inviato negli ultimi giorni alle organizzazioni sindacali e alle Rsu la comunicazione formale di apertura della procedura di mobilità con l’intenzione di licenziare 104 persone. «Da tempo – si legge in una nota della Cgil – le organizzazioni sindacali cercavano un momento di confronto con la Direzione della cooperativa consapevoli che, con la fine della cassa integrazione in deroga al 28 febbraio concessa per 4 mesi dopo il confronto regionale, era necessario trovare soluzioni per il personale perdurando la situazione di mancanza di lavoro». Per questo motivo avevano chiesto un incontro con lettera del 12 gennaio e successivamente, come previsto nell’accordo sottoscritto, era arrivata la convocazione in Regione all’assessorato alle Attività produttive. «La cooperativa – denuncia la Cgil – non ha risposto alla richiesta di incontro sindacale, mentre alla convocazione regionale ha prima comunicato l’intenzione di non partecipare e, successivamente, ha posticipato gli incontri fino ad arrivare alla scadenza della cassa per informare che non avrebbe fatto richiesta di ulteriori ammortizzatori sociali».

Attualmente la cooperativa, in concordato misto omologato a giugno del 2016, occupa 207 lavoratori, numero notevolmente ridotto dopo la fuoriuscita per dimissioni o adesione alla mobilità volontaria di una trentina di lavoratori solo negli ultimi 4 mesi.

«La decisione della cooperativa per come è arrivata e per la voluta assenza di un confronto preventivo rende quasi impossibile la discussione che dovremo affrontare sulla mobilità – dichiara Davide Conti, segretario provinciale della Fillea Cgil -; inoltre come organizzazioni sindacali, in maniera unitaria, abbiamo stabilito che non si possono sottoscrivere accordi di mobilità, a esclusione di quelli che prevedono la volontarietà di adesione del singolo lavoratore, quando esiste ancora la possibilità di richiede ammortizzatori sociali. In questo caso la cooperativa ha ancora la disponibilità di cassa integrazione straordinaria per più di un anno. Altra questione che andrà approfondita è quanto la decisione sia stata realmente discussa tra gli organi sociali dato che da tempo non si convocano assemblee dei soci, gli stessi che dovrebbero decidere il proprio licenziamento».

I prossimi giorni, con il primo incontro tra le parti, saranno decisivi per definire le iniziative che le organizzazioni sindacali intraprenderanno dopo aver discusso con i lavoratori.

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