La tredicesima edizione di Omc a Ravenna, la fiera biennale dedicata al mondo estrattivo, si aprirà il 29 marzo con una sessione plenaria a cui è prevista anche la partecipazione di Tarek El Molla, ministro del Petrolio dell’Egitto, e Amnesty chiede ai rappresentanti dell’industria italiana e alle autorità presenti all’incontro «di ribadire ancora una volta al ministro El Molla la richiesta al governo egiziano di collaborare in pieno alle indagini della procura di Roma sulla morte di Giulio Regeni al Cairo».
La manifestazione che raduna i big del mondo petrolifero internazionale arriva pochi giorno dopo che saranno trascorsi quattordici mesi dalla scomparsa del 28enne dottorando triestino dell’Università di Cambridge, rapito nella capitale egiziana il 25 gennaio 2016, giorno del quinto anniversario delle proteste di piazza Tahrir, e ritrovato cadavere il 3 febbraio successivo. Si trovava in Egitto per una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani: in alcuni articoli, scritti anche sotto pseudonimo, aveva descritto la situazione sindacale dopo la rivoluzione egiziana del 2011.
«Come più volte confermato da rappresentanti di Eni, i rapporti tra Italia ed Egitto per ciò che riguarda il settore petrolifero vanno avanti senza problemi – ha dichiarato Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, in un comunicato stampa –. Vanno invece avanti faticosamente e con molti problemi le indagini per accertare le responsabilità, in Egitto, della sparizione, della tortura e dell’uccisione di Regeni». Marchesi conclude con una stoccata esplicita: «Non vorremmo che qualcuno dei partecipanti alla conferenza di Ravenna pensasse che l’obiettivo della verità possa essere sacrificato all’esigenza di non compromettere un clima favorevole agli scambi commerciali».