mercoledì
18 Giugno 2025
ambiente

Plastica e polistirolo alla Foce dei Fiumi Uniti: quasi 700 rifiuti in 100 metri

E intanto si preparano i volontari di Legambiente: domenica 4 giugno giornata di  pulizia delle spiagge

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RifiutiLa campagna “Spiagge e Fondali puliti – Clean up the Med” di Legambiente è pronta per il week-end di grande pulizia degli arenili e delle spiagge. A Ravenna l’iniziativa si svolgerà domenica 4 giugno con ritrovo (alle 9.30) alla fine di via Manzoni tra Lido di Dante e Lido Adriano, per consegna dei guanti e dei sacchi e l’organizzazione dei gruppi. Alle 12.30 seguirà un rinfresco per i volontari che hanno partecipato alla pulizia presso la piazzetta in via Matelda a Lido di Dante. A seguire, visita guidata nella zona protetta della Foce Bevano, con partenza alle 15.

I dati dell’indagine Beach Litter 2017, condotta da Legambiente nei mesi di aprile e maggio confermano anche quest’anno una situazione critica per molti arenili: su 62 spiagge italiane, per un totale di oltre 200mila metri quadri pari a quasi 170 piscine olimpioniche, sono stati trovati una media di 670 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. La plastica si conferma il materiale più trovato (84% degli oggetti rinvenuti), seguita da vetro/ceramica (4,4%), metallo (4%), carta e cartone (3%).

In Emilia Romagna, a seguito dell’ultima indagine Beach Litter, sono stati rilevati 524 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia, caratterizzati perlopiù da frammenti di plastica, polistirolo, bottiglie di plastica e reti. A Ravenna, dall’indagine svolta il 15 aprile scorso alla Foce dei Fiumi Uniti, sono stati ritrovati 614 rifiuti su 100 metri lineari, perlopiù frammenti di plastica, polistirolo, imballaggi e reti.

«Le cause di questa situazione – si legge nel comunicato di Legambiente –, vengono ricercate in primis in una cattiva gestione dei rifiuti urbani a monte (49%), in particolare per quanto riguarda le attività turistiche e ricreative e gli abbandoni anche consapevoli che vedono la comparsa di imballaggi abbandonati e mozziconi di sigaretta; le attività di pesca e acquacoltura (14%) che contribuiscono all’invasione delle nostre spiagge da parte di reti e cassette di polistirolo; infine, l’inefficienza dei sistemi depurativi (7%) che porta nei corsi d’acqua e quindi sulla costa, cotton fioc, sanitari e altri piccoli oggetti per la pulizia».

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