Dal Governo 13 milioni per la darsena ma non si sa quando arriveranno

L’assessore: «Stiamo partecipando a tutti gli incontri ma i tempi non sono chiari»

RAVENNA 17/10/2013. FOTO AEREE

Darsena di città (foto aeree)

Il finanziamento è stato approvato dal Consiglio dei ministri ma si dovrà aspettare il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale e la registrazione alla Corte dei Conti per sapere i tempi e i modi con cui arriveranno i 12,8 milioni che spettano a Ravenna nell’ambito del cosiddetto “bando periferie” e che andranno alla riqualificazione della darsena di città.Il 19 maggio scorso il governo ha dato l’ok alla seconda tranche di finanziamenti nei quali rientra Ravenna: la città romagnola si è collocata al 73esimo posto della graduatoria nazionale (gli 800 milioni stanziati arriveranno fino alla posizione numero 74). A beneficiare dei fondi saranno dodici progetti presentati, sia da enti pubblici sia da privati, per un dossier che vale in totale 26 milioni di euro. Martedì 30 maggio l’amministrazione ha partecipato ad un incontro con l’Anci per capire i dettagli di una partita non semplicissima: «Quello che è certo – spiega l’assessore all’Urbanistica Federica Del Conte – è che i progetti verranno finanziati e possiamo dire che il Governo ha mantenuto gli impegni. Dopo la registrazione alla Corte dei Conti avremo due mesi per presentare i progetti definitivi». Saranno quelli ad essere finanziati. Pare invece piuttosto fumosa la questione delle tempistiche. Una volta firmata la convenzione entro quando arrivano i soldi? «Stiamo cercando di capirlo partecipando a tutti gli incontri possibili che per ora riguardano i primi 24 progetti presentati. Si tratta di una questione che non è ancora chiara».

Vale la pena dare un’occhiata a come sta andando la partita dei 24 dossier finora approvati, il cui finanziamento era stato annunciato a gennaio. La firma della convenzione col Governo è arrivata due mesi dopo, ad inizio marzo, poi il cronoprogramma prevede un totale di quattro mesi per la presentazione dei progetti definitivi ed esecutivi. Se lo schema dovesse essere lo stesso, l’iter burocratico dovrebbe essere terminato negli ultimi mesi dell’anno. Vanno però messi in conto rallentamenti fisiologici (le ferie di agosto) e anche politici, perché una eventuale crisi di governo potrebbe rallentare la procedura. I progetti presentati da Ravenna toccano un po’ tutte le questioni che negli ultimi anni si sono affrontate, a partire dal cosiddetto Sigarone fino alla riqualificazione della rete fognaria, che è tra l’altro uno degli interventi più costosi. Nel dossier è previsto l’allungamento del sottopassaggio pedonale ferroviario e la riqualificazione di quello di via Pallavicini, il secondo stralcio di Darsena Pop Up, una passerella in legno pedonale lungo la banchina, il recupero del “magazzino T”, orti urbani, un pontile per l’accesso all’acqua con collegamento diretto verso Marina di Ravenna e Porto Corsini via battello.

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