È una delle 29 iniziative (su 57 presentate) che la Regione ha scelto di finanziare coprendo metà dei costi. L’assessora Morigi: «Gli spazi saranno un punto di incontro tra famiglie e città per diffondere la cultura del bene comune». Aree verdi pronte nella primavera 2018
A settembre partirà la fase di studio. Si inizierà con un’analisi delle potenzialità delle singole aree verdi scolastiche, valutandone le opportunità e le potenzialità ad essere spazio aperto alla città. Il progetto sarà un percorso partecipato che prevede incontri di gruppi di discussione con i principali soggetti coinvolti, tavoli di lavoro tematici, esposizioni urbane, camminate di quartiere, esperienze condivise di mappatura urbana e altre modalità partecipative capaci di coinvolgere quanti più soggetti e realtà possibile, in modo da garantire l’efficacia delle opportunità di confronto e arricchire le proposte progettuali.
«Le diverse fasi del processo partecipativo – afferma l’assessora comunale alla Partecipazione, Valentina Morigi – sono pensate per raggiungere diversi target e cogliere la preziosa occasione di condividere e accrescere la cultura del bene comune. Questi spazi diventeranno riferimento per la socialità e le relazioni, tappa evolutiva fondamentale nel percorso verso la costruzione di una città più accogliente e inclusiva».
Hanno aderito, sottoscrivendo un primo accordo formale, alcune realtà già impegnate in attività didattiche in collaborazione con le scuole del territorio, in particolare Condotta Slow Food, associazione Un Mosaico di Idee, associazione Giardino e dintorni.