L’associazione scrive alla Regione dopo il parere dell’istituto per la ricerca ambientale (Ispra): «Situazione allarmante»
«Il territorio emiliano-romagnolo – scrive Legambiente – ha visto negli scorsi mesi un gravissimo calo delle precipitazioni rispetto agli anni precedenti, con una riduzione pari al 60 percento, soprattutto nelle provincie di Parma e Piacenza, oltre ad un aumento delle temperature medie registrate nel periodo estivo. Una condizione che ha portato alla dichiarazione di stato di emergenza in molti settori, tra cui quello agricolo: risulta incomprensibile il motivo per cui non venga riconosciuto lo stress al quale è stato sottoposto l’equilibrio faunistico regionale, che non può essere accentuato dall’avvio della stagione venatoria. Ricordiamo che l’esercizio dell’attività venatoria è consentito dalla legge purché non contrasti con l’esigenza di conservazione della fauna selvatica».