Mattia Strocchi ha vinto il premio “MaketoCare” con un esoscheletro riabilitativo. Soddisfazione dal Fab Lab di Cotignola
Mattia Strocchi, studente ravennate di Ingegneria dell’automazione di 19 anni, ha ricevuto mercoledì 29 novembre a Roma il premio “MaketoCare” grazie al quale volerà nella Silicon Valley per un’esperienza formativa nel cuore pulsante dell’innovazione. Una vittoria (ottenuta su oltre cento partecipanti da tutto il mondo) ottenuta grazie a “Orion”, un esoscheletro riabilitativo da lui realizzato in grado di facilitare nei movimenti le persone disabili. L’esoscheletro è comandato dagli impulsi muscolari, attraverso un elettromiografo. È un tutore applicabile agli arti che, grazie a un doppio dispositivo, aumenta la forza di chi lo indossa aiutandolo così nei movimenti muscolari.
«Attualmente è stato realizzato un prototipo funzionante di un esoscheletro per l’arto superiore, controllato sulla base del mio segnale del bicipite – spiega Mattia Strocchi -. In un vicino futuro, la sua applicazione verrà estesa agli arti inferiori, trasformandolo in un sistema attivo per la camminata assistita, donando nuova libertà di movimento alle persone che usano la sedia a rotelle».
«Il premio che ha vinto Mattia grazie anche alla collaborazione del Fab Lab di Cotignola ci rende ancora una volta orgogliosi delle realtà e delle persone legate al nostro territorio – ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di Cotignola Federico Settembrini -. Il progetto che ha vinto il premio “MaketoCare” permette di migliorare notevolmente le vite delle persone con disabilità: un altro motivo per essere fieri di Mattia e del Fab Lab a cui vanno le congratulazioni di tutta l’Amministrazione comunale».
«La collaborazione con Mattia è nata quando ci ha contattato nel 2016 per chiederci se il nostro laboratorio aveva la possibilità di partecipare allo Nao challenge in qualità di struttura ospitante per gruppi di studenti che dovevano partecipare al contest – commenta Piero Montanari, presidente di Fablab Maker Station -. Questa è stata l’occasione per conoscere Mattia e iniziare a coinvolgerlo nelle iniziative del laboratorio e della rete regionale manifattura digitale Mak-er. Dopo l’esperienza del Nao challenge, Mattia ha iniziato a frequentare il nostro laboratorio, captando quali possibilità potesse offrire in termini di competenze e reti di contatti. La sua crescita personale e il supporto che ha trovato in laboratorio gli hanno consentito di arrivare a concepire e realizzare il progetto Orion, vincitore di tanti riconoscimenti».