Il Comune multa il Comitato cittadino che gli ha regalato i giochi nel parco

Verbale per l’evasione di una tassa sulla  pubblicità. L’associazione: «Fanno accertamenti ma noi stiamo ancora aspettando il passaggio formale per la donazione  di scivoli e altalene per un valore di 25mila euro…»

Foto Parco GiochiUn verbale da 185 euro per aver evaso l’imposta sulla pubblicità. Se lo è visto recapitare il Comitato Cittadino di San Pietro in Vincoli. La sanzione è arrivata da Ravenna Entrate nei giorni scorsi ed è relativa ad uno striscione – esposto da gennaio a marzo del 2017 – che informava i cittadini delle date delle domeniche del riuso. Gabriele Zoli, presidente del Comitato, pubblica su Facebook il verbale sostenendo che tutto avrebbe avuto origini da una denuncia anonima: «Sappiamo che c’è un nostro concittadino particolarmente zelante in questo senso…» spiega. A San Pietro in Vincoli, però, c’è una questione ancora aperta: quella dei giochi al parco pubblico che il Comitato Cittadino ha finanziato ma che il Comune sembra quasi non volere, dal momento che non arriva l’atto per la donazione formale. Così di altalene e scivoli continuano ad occuparsi i cittadini, pagando con i soldi delle manifestazioni che ora vengono multate dallo stesso Comune.

Facciamo ordine, partendo proprio dallo striscione multato. Il Comitato spiega che non si immaginava ci fosse da pagare l’imposta sulla pubblicità anche per le iniziative di paese ma che poi si è informato. Così i tre manifesti che pubblicizzano altrettanti eventi, successivi a quel mercatino del riuso, a San Pietro in Vincoli avevano tutti i crismi di legittimità, bolli, timbri e firme ad hoc. Il verbale relativo al mercatino del riuso sarà pagato e da quel punto di vista la questione sarà chiusa.

Ora però il Comitato non rinuncia a togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di Palazzo Merlato: «Cara amministrazione comunale, che hai demandato al comitato cittadino funzioni ben oltre il sociale, chiamandoci ad intervenire anche tecnicamente – si legge nel post su Fb del presidente Zoli –  laddove le tue risorse non lo consentivano, grazie. La prossima volta che ci contatterai per montare gli arredi del verde urbano , ti mostreremo questo verbale…non sia mai che ci arrivi un anno dopo una sanzione perché abbiamo lavorato per conto del Comune».

Al telefono i rappresentanti del Comitato spiegano meglio a cosa si riferiscono: tra il 2016 e il 2017 in due aree verdi (una in piazza Foro Boario e l’altra in via Castrovacchio) sono stati montati dei giochi per i bambini. Il Comune aveva infatti rimosso i vecchi, non più a norma, e si rischiava di rimanere senza passatempi per i pargoli. Così ci ha pensato il Comitato: «Grazie alle nostre iniziative e i fondi raccolti in tre anni di attività, siamo riusciti a pagarle noi. Solo le strutture sono costate 25mila euro. Poi due membri del nostro gruppo, titolari di ditte edili, hanno finanziato e realizzato la messa in opera. Tutto in accordo col Comune, naturalmente».  Il parco è operativo ma manca un ultimo passaggio: quello che prevede la donazione formale a Palazzo Merlato. «Sono sei mesi che chiediamo che ci venga detto come fare ma non abbiamo avuto risposta. Si tratta di un passaggio burocratico per noi molto importante, abbiamo il sospetto che il Comune non voglia prendere in carico la manutenzione di questi giochi…».

In riferimento alla frase postata su Facebook relativa all’arredo urbano dal Comitato spiegano: «E’ capitato che dalla circoscrizione ci siano arrivate richieste per interventi. Noi come volontari potremmo anche rifiutarci ma naturalmente abbiamo a cuore il parco e i giochi installati, quindi ci muoviamo. Però poi arrivano verbali come questo dello striscione e allora ci facciamo delle domande sul nostro rapporto con il Comune». La donazione formale del parco permetterebbe di sgravare il Comitato di alcuni adempimenti. Uno, ad esempio, è quello dell’assicurazione contro eventuali infortuni ai bambini. Un’eventualità improbabile (i giochi sono stati installati con tutte le norme di sicurezza del caso) ma che comunque va prevenuta anche con la manutenzione costante delle strutture.

«Il comitato cittadino tra qualche settimana decade, poi ci saranno nuove elezioni per il Consiglio, che ha 15 membri. Vorremmo che tutta la questione sia definita entro questi tempi ma dal Comune non sono arrivate risposte, solo questo verbale di Ravenna Entrate».

 

 

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