«Troppi costi per la sicurezza»: a rischio le manifestazioni estive delle pro loco

A maggio incontro decisivo con il Comune: il decreto Minniti ha portato ad un aumento considerevole delle risorse richieste per gli spettacoli

15 08.2016 Marina Di Ravenna Fuochi Di FerragostoC’è un grosso punto interrogativo sulla programmazione delle pro loco dei lidi ravennati in vista dell’estate: è quello che riguarda gli obblighi a cui le associazioni devono sottostare rispetto alle nuove norme sulla sicurezza. «Il nostro programma è in stand by – dice ad esempio Giovanni De Lorenzo, presidente della pro loco di Lido Adriano – e al momento possiamo dire solo che l’8 giugno saremo la località principale della Notte del liscio. Per il resto, aspettiamo un incontro con l’amministrazione riguardo alle nuove norme». Non si tratta di questioni di poco conto. In altre zone della Romagna a causa delle stringenti norme dettate dal decreto Minniti sono saltate manifestazioni storiche come la Segavecchia di Forlimpopoli.

Il problema non si era ancora posto a Ravenna, dove le pro loco sono impegnate soprattutto in estate, ma ora si presenta di fronte ai presidenti delle associazioni come un macigno. Spartiacque per quanto sta accadendo è il 3 giugno del 2017: durante la finale di Champions a Torino si scatena il panico, c’è un fuggi fuggi in cui vengono ferite decine di persone e muore una ragazza. Da quel fatto la decisione di un giro di vite sulle normative in piazza. Nascono una serie di provvedimenti da rispettare che, dal punto di vista economico, rischiano di essere molto impattanti sulle associazioni di volontari che organizzano sagre e che devono fare quadrare i conti al centesimo. Una delle normative da rispettare è quella, ad esempio, di avere una serie di volontari con un patentino anti incendio di secondo livello: «Minimo quattro – fa sapere De Lorenzo – ma possono essere anche 16». I corsi per ottenere i patentini costano 250 euro.

Emanuele Randi, presidente della pro loco di Marina Romea, conferma che «ci sarà un aggravio dei costi e probabilmente si dovranno fare meno eventi». Nella località dei lidi nord sono previsti mercatini e spettacoli, con un evento pirotecnico organizzato insieme ai colleghi di Porto Corsini.
Ci sono poi una serie di altre prescrizioni di cui tenere conto come quella dei corridoi di sicurezza e delle uscite di emergenza. «In un evento organizzato al parco – spiega Pasquale Minichini, presidente del comitato cittadino di Lido di Dante – che è aperto, abbiamo dovuto comunque prevedere le uscite di emergenza. L’effetto è comico». Anche Lido di Dante è in attesa del calendario, anche perché il 25 aprile verrà rinnovato il comitato stesso.

Marino Moroni, presidente della pro loco di Marina di Ravenna è alla guida dell’Unpli (l’unione delle pro loco) provinciale, conferma che al momento la situazione non è semplice: «Per sagre e mercatini non ci sono molti problemi ma se in una manifestazione c’è il palco allora scattano una serie di prescrizioni. Per questo è presto per parlare di programmi. Possiamo dire che a Marina torneranno di certo gli eventi principali:  il festival del cous cous, quest’anno ad agosto, la Festa del Mare e la festa della Cozza. Questi adempimenti burocratici sulla sicurezza comportano però un aggravio dei costi e a maggio è fissato un incontro con il Comune per vedere se può dare una mano».

Dal punto di vista normativo l’amministrazione comunale può poco (si tratta di norme gestite dalla prefettura) ma forse può dare un contributo dal punto di vista economico. Per ora l’assessore al Turismo Giacomo Costantini non si sbilancia: «Faremo il possibile per aiutare, di certo inviterò le pro loco a unirsi e a fare economia di scala, magari mettendo insieme una squadra di addetti alla sicurezza da utilizzare in varie località».

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