La Regione prepara l’albo delle strutture per anziani: più requisiti e controlli

Anche dopo il caso di Sant’Alberto una white list pubblica con iscrizione volontaria che darà la garanzia di maggiore qualità

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La casa famiglia degli abusi

Un albo regionale, visibile e consultabile dai cittadini, a cui le strutture di accoglienza per gli anziani potranno volontariamente decidere di iscriversi per sottoporsi a una serie di controlli aggiuntivi e regolamenti che daranno una garanzia di qualità. Ad annunciare l’istituzione di questa white list delle case di riposo dell’Emilia-Romagna è l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, che oggi pomeriggio 12 aprile, ha incontrato i sindacati. Una specifica delibera della giunta regionale metterà nero su bianco i requisiti che dovranno avere, così come una serie di impegni che dovranno assumere per entrare a far parte di questa lista.

L’iniziativa regionale arriva a ridosso degli ultimi due recenti casi di cronaca tra cui uno accaduto a Sant’Alberto con anziane maltrattate in una casa-famiglia. Non a caso un altro elemento su cui Venturi è intervenuto è stata la necessità di rivedere alcuni aspetti della legislazione nazionale relativa alla case-famiglia, con l’inserimento di requisiti e garanzie aggiuntive per l’apertura delle strutture. Una richiesta che l’Emilia-Romagna si impegna a presentare alle commissioni nazionali competenti: Salute e Sociale. Venturi ha ribadito che la Regione, come annunciato, intende costituirsi parte civile in sede processuale nel caso di Sant’Alberto.

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