Alla Comune 8 di Ravenna si rivolgono una decina di pazienti. Il dottor Taglioni: «Il principio attivo può arrivare solo dall’istituto militare di Firenze o dall’Olanda ma non c’è continuità nella produzione, chi usa questi farmaci ha ragione a essere arrabbiato»
Due gli unici canali di approvvigionamento possibili per i farmacisti: lo Stabilimento militare farmaceutico di Firenze, l’unico a poter produrre la sostanza in Italia, e l’importazione dall’Olanda. Fino a poco tempo fa questo implicava anche costi importanti, che rendevano per le farmacie particolarmente onerosa la preparazione galenica. Oggi una legge ha obbligato a calmierare il prezzo del principio attivo prodotto in Italia a 7 euro al grammo, mentre per quello d’importazione si resta sugli 11 euro. Per una terapia media di un mese (il massimo che può essere prescritto a ogni singolo paziente) si va dai 40/60 a un centinaio di euro, in base alla quantità di principio attivo necessario e al numero di dosi, ma una legge regionale del 2016 permette la mutuabilità del farmaco quando è prescritto per i casi di sclerosi multipla e il dolore cronico nei pazienti oncologici. «In tutto al momento abbiamo una decina di pazienti – ci dice Taglioni – e solo per un paio il farmaco è a carico loro».