Confesercenti critica le dichiarazioni del vicesindaco Fusignani che ipotizza un obbligo di utilizzo delle toilette a prescindere dalla consumazione
«Crediamo si tratti di una scelta che va lasciata eventualmente alla discrezionalità del singolo esercente – scrive l’associazione di categoria –; bar e ristoranti offrono un servizio pubblico ma questo obbligo suona inopportuno: ogni attività ha esigenze e necessità diverse come diverse sono le utenze che vi si possono approcciare, l’esercente dovrebbe avere tutto il diritto di riservare l’accesso al bagno alla propria clientela, perlomeno in via prioritaria».
Il timore per Confesercenti è che in occasione degli eventi di piazza i pubblici finiscano per trasformersi «in mere latrine al servizio di manifestazioni con cui non centrano nulla».
La critica poi si sposta sui pochi bagni pubblici presenti in centro: «Sono a pagamento: se veramente parliamo di città turistica allora l’amministrazione investa sulla capillarità e sulla gratuità di questi servizi fondamentali, che mancano anche durante le manifestazioni più frequentate».