Alla Don Minzoni un Mausoleo di Teodorico fatto dai ragazzi con lattine riciclate

L’inaugurazione del progetto svolto durante l’ora alternativa alla Religione nella media ravennate

Depascale

L’inaugurazione del mausoleo fatto di lattine

Succede in una scuola di Ravenna che l’“alternativa alla religione cattolica” prenda la forma di un grande laboratorio di educazione ambientale e dia vita a una riproduzione in scala 1 a 5 di uno dei monumenti Unesco della città in lattine riciclate: il mausoleo di Teodorico. La scuola è la media Don Minzoni di Ravenna e il manufatto è stato inaugurato alla presenza del sindaco Michele De Pascale che aveva promesso la sua presenza lo scorso anno a settembre quando fu invece fatto il taglio del nastro per la grande insegna sempre di lattine. A fare da coordinatore all’ambizioso progetto Andrea Mengozzi che ha ringraziato tutte le persone, le aziende, i genitori che negli ultimi otto mesi hanno messo a disposizione tempo e competenze per realizzare il progetto. Ma soprattutto, il ringraziamento va a quei 98 ragazzi che appunto, mentre i loro compagni seguivano le lezioni di religione cattolica, hanno dato vita all’opera nel progetto dal titolo “La seconda vita delle cose”, seguiti da otto insegnanti della scuola che mettono a disposizione, ci ha spiegato la dirigente Carla Solaini, ore in più per non lasciare nessun allievo dell’alternativa “scoperto”. E così, in un anno di lavoro, gli studenti hanno raccolto (con la fattiva collaborazione di otto chioschi di piadine che si sono resi disponibili a tenere gli appositi bidoni per la raccolta), lavato e preparato le  4mila lattina necessarie. Un’impresa complessa, come ha spiegato Mengozzi, che ha avuto bisogno della consulenza degli esperti del CiAl di Brescia, di ingegneri per verificare che la struttura sia sicura e ben saldata a terra, di muratori per realizzare la struttura di tubi innocenti all’interno che tiene ben saldo il monumento a terra, tutti volontari in un grande progetto allargato che ha visto anche persone del quartiere conferire fino a 700 lattine in un solo giorno lo scorso autunno. Residenti che presto potranno ammirare l’opera anche di notte grazie all’energia prodotta da un pannello fotovoltaico. Una curiosità, in una città di mare, c’è anche lo zampino di un velista e di un’azienda che si occupa di barche a vela che hanno contribuito a  realizzare la cupola di polistirolo necessaria per la parte superiore.
«Dare una seconda vita ai rifiuti per trasformarli in qualcosa di bello attraverso il riuso e il riciclo – ha commentato De Pascale – è un grande gesto d’amore per il nostro pianeta e un bellissimo esempio per tutti. Complimenti ragazzi, siete voi che stato dando una lezione agli adulti in questo caso».

 

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