Inaugurata la nuova caserma dei carabinieri in via Cavedone a Sant’Alberto

Il sindaco: «Il Comune si è impegnato a individuare e a riqualificare un luogo che potesse assolvere appieno tutte le funzioni necessarie»

CarabinieriInaugurata a Sant’Alberto, in via Cavedone 35,  la nuova caserma dell’Arma, organizzata dal comando provinciale carabinieri di Ravenna e dall’amministrazione comunale. Alla cerimonia, che si è tenuta alla presenza del generale di divisione Adolfo Fischione, comandante della Legione carabinieri Emilia-Romagna di Bologna, hanno partecipato Francesco Russo, prefetto di Ravenna, Alessandro Mancini, procuratore della Repubblica di Ravenna, il colonnello Roberto De Cinti, comandante provinciale dei carabinieri di Ravenna, nonché le altre massime autorità locali e numerosi cittadini.

Il Sindaco di Ravenna ha donato alla stazione carabinieri la bandiera italiana e quella europea, consegnandole al comandante della stazione, il maresciallo Rossano Cretì, e al suo sottordine, il brigadiere capo Sandro Pati. Dopo il taglio del nastro, ha avuto luogo la benedizione dello stabile da parte del cappellano militare della legione, don Giuseppe Grigolon.

«Oggi – ha dichiarato il sindaco Michele de Pascale – è una giornata molto importante e molto bella per tutta la comunità di Sant’Alberto. Inauguriamo ufficialmente la nuova sede della caserma dei carabinieri, operativa già da alcuni mesi. Il legame tra i cittadini di Sant’Alberto e l’Arma dei Carabinieri è sempre stato fortissimo. Per questo, condividendo e aderendo pienamente alla richiesta di attenzione venuta dal consiglio territoriale e da tutta la cittadinanza, affinché potesse essere mantenuto sul territorio un presidio delle forze dell’ordine, l’amministrazione comunale si è impegnata a individuare e a riqualificare un luogo che potesse assolvere appieno a tutte le importanti funzioni che ogni giorno i rappresentanti dell’Arma sono chiamati a svolgere a tutela della sicurezza e del benessere dei cittadini. Quello che festeggiamo tutti insieme oggi è solo uno dei tanti e positivi frutti della quotidiana collaborazione fra Comune di Ravenna, comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri e Prefettura»

Il comandante provinciale dei carabinieri Roberto De Cinti ha aggiunto: «Oggi abbiamo la possibilità di festeggiare l’ingresso nella Caserma, la cui realizzazione è stata fortemente voluta dall’Amministrazione comunale passata, senza soluzione di continuità sostenuta da quella attuale, sicuramente auspicata dall’Arma e sentitamente desiderata dalla comunità di Sant’Alberto, che ha qui accolto sin dal 1860 i Carabinieri, quali espressioni concrete dello Stato nel territorio e parti riconoscibili delle collettività locali».

Non sono pochi – ha aggiunto De Cinti – «i cinque anni trascorsi nell’attesa di questo momento, ma ne è valsa la pena, qualora si consideri la lungimiranza di tutti coloro i quali hanno inteso affrontare un prolungato disagio in vista di una rinnovata e gradevole permanenza. Si tratta di un disagio consistito nella ridislocazione in Savarna dei militari di Sant’Alberto, che, comunque, hanno continuato a rivolgere la propria attenzione alla giurisdizione di competenza, al fine di mantenere intatto il collegamento con la gente del posto, nonché il controllo assiduo e l’intervento in caso di bisogno». Il comandante ha ricordato «il notevole impegno del Comune» e il «contributo corale» che ha reso tangibile «il raggiungimento dell’importante obiettivo da tempo perseguito e ora celebrato con affetto e percepito calore».

La caserma «non costituisce un punto d’arrivo, bensì una non scontata opportunità di elevazione dei livelli di serenità e tranquillità, nonché di restituzione alle persone della visibilità di un simbolo istituzionale irrinunciabile. È un presidio saldamente legato alla realtà circostante, in quanto retto e alimentato da militari che qui hanno inteso dimorare stabilmente, hanno formato ulteriori nuclei familiari e hanno cresciuto donne e uomini responsabili di delicati uffici, con incarichi strettamente correlati all’esercizio di funzioni a garanzia della civile convivenza, tra le quali figurano quelle necessarie per l’amministrazione della giustizia nella Provincia. Sento il dovere di ringraziare i carabinieri di Sant’Alberto, che con passione e spirito di servizio adempiono giornalmente alla missione affidata, avendo ben compreso l’importanza della disponibilità, della solidarietà e dell’obiettività».

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