Ritornano i documentari di “Internazionale” a Lugo, tra attualità e diritti umani

Kinshasa Makambo

Un fotogramma da Kinshasa Makambo

Ritorna da domenica 7 ottobre a Lugo la rassegna “Mondovisioni”, con i documentari che la rivista Internazionale propone al Festival di giornalismo di Ferrara (5-7 ottobre). Le proiezioni si terranno nella sala Codazzi della biblioteca “Fabrizio Trisi” , in piazza Trisi 19. Per il Comune di Lugo si tratta del settimo anno consecutivo di collaborazione con “Internazionale a Ferrara”.

I documentari presentati sono stati selezionati tra i partecipanti ai maggiori festival mondiali (Tribeca, San Sebastian, Sundance Film Festival), su temi di attualità, diritti umani e libertà di informazione. Tutte le proiezioni inizieranno alle 21, eccetto il primo incontro che sarà alle 20.

Si parte domenica 7 ottobre con la proiezione di El país roto di Melissa Silva Franco (Spagna/Venezuela, 2018, 69’). Il primo aprile 2017 il Venezuela si è svegliato senza più membri del parlamento e un governo con poteri rafforzati. Da allora le strade del Paese sono diventate teatro di repressione e violenze e scarseggiano farmaci e alimentari. La proiezione sarà preceduta da una introduzione a cura di Giorgio Tinelli; nato nelle Marche nel 1965, si trasferisce a Bologna dove nel 1993 si laurea in Scienze politiche all’Alma Mater Studiorum. Nel 1998 consegue un dottorato di ricerca in “America Latina Contemporanea” presso l’Instituto Universitario de Ortega y Gasset di Madrid. Attualmente è docente presso l’Università di Bologna e la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Politologo ed esperto dell’America Latina, ha pubblicato numerosi articoli e saggi di storia politica e società sul Centro America. Sarà presente l’assessora alla Cultura Comune di Lugo, Anna Giulia Gallegati.

Secondo appuntamento martedì 9 ottobre con Eurotrump di Stephen Morse e Nicholas Hampson (Regno Unito/Stati Uniti/Germania/Paesi Bassi, 2017, 91’); la destra è in ascesa in Europa grazie a un uomo, l’imperscrutabile populista olandese Geert Wilders. Quando nelle decisive elezioni del 2017 Wilders si fermò al secondo posto i media parlarono di “sconfitta del populismo”; al contrario, è più forte che mai.

Protagonista la guerra in Siria nella proiezione di Under the wire di Chris Martin (Regno Unito, 2018, 99’), in programma martedì 16 ottobre. Il 13 febbraio 2012 due giornalisti entrarono nella Siria devastata dalla guerra: la corrispondente di guerra del Sunday Times, Marie Colvin e il fotoreporter Paul Conroy. Il loro obiettivo era documentare la tragedia dei civili intrappolati nella città di Homs.

Martedì 23 ottobre sarà proiettato What is democracy? di Astra Taylor (Canada, 2018, 107′). In una fase di crisi politica e sociale, il film riflette su una parola che troppo spesso diamo per scontata: democrazia. L’originale e ambizioso viaggio della regista attraversa i secoli e i continenti, legando passato e presente, personale e politico.

Martedì 30 ottobre sarà il turno di Kinshasa Makambo di Dieudo Hamadi (Rep. Dem. Congo, Francia, Svizzera, Germania, Norvegia, 2018, 75′). Christian, Ben e Jean-Marie stanno lottando per il cambio di potere e libere elezioni nel loro paese, la Repubblica Democratica del Congo, ma il presidente in carica Joseph Kabila rifiuta di cedere il controllo del regime.

Martedì 6 novembre ultimo appuntamento con Alt-Right: Age of Rage di Adam Bhala Lough (Stati Uniti, 2018, 105’). Il rabbioso movimento “Alt right”, venuto alla ribalta con l’elezione di Donald Trump, si distingue per le posizioni suprematiste e la sfiducia nei media e nel potere. Un’allarmante istantanea dello scontro politico e culturale che sta scuotendo gli Stati Uniti.

Tutte le proiezioni sono in lingua originale con sottotitoli in italiano. L’ingresso è libero e gratuito.

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