Un convegno promosso da Lav e Consiglio notarile per rispondere ai dobbi dei padroni che si preoccupano del futuro degli amici a quattro zampe. Per la legge italiana sono beni e non parte di una famiglia
«Al contrario dei Paesi anglosassoni in cui questa pratica è molto diffusa – si legge nel comunicato degli organizzatori –, sono infatti ancora poche in Italia le persone consapevoli di un gesto che può dare molto agli altri senza intaccare il diritto dei propri eredi, ricordando nel proprio testamento una Onlus e dunque una causa sociale. Grazie ai lasciti testamentari si può dunque assicurare un futuro a tanti animali». In Italia, a differenza di altri Paesi come ad esempio gli Stati Uniti, la legge non consente di lasciare, in tutto o in parte, la propria eredità agli animali, ma solamente a chi si prende cura di loro, in quanto nel nostro ordinamento gli animali non sono considerati soggetti giuridici ma beni di proprietà. «Il testamento, dunque, rappresenta lo strumento per evitare il rischio che, in assenza di disposizioni specifiche, i nostri animali vengano assegnati a qualcuno che non se ne prenda cura come vorremmo o come dovrebbe, facendo sì che i nostri animali vengano indirettamente beneficiati, designando come erede diretto una persona fisica o giuridica (associazione o fondazione di nostra fiducia), che amministri l’eredità e assicuri che l’animale venga accudito e curato in base alle nostre specifiche disposizioni».
Gli animali saranno ammessi all’incontro. Al termine della conferenza è previsto un rinfresco. Per ulteriori informazioni consultare il sito internet www.consiglionotarileravenna.it.