Secondo quanto scrivono Uil e Cisl, ci sono alcune criticità che riguardano fermate, disabilità, visibilità alla guida e aggressioni
Il tema affrontato nella nota riguarda anche le fermate dei disabili. “Il 90 per cento delle fermate risultano non adeguate al servizio per le persone con difficoltà motorie”. Ad oggi “nessun ente è stato in grado di dichiarare quante e quali fermate siano ritenute a norma per questo tipo di servizio. Servono investimenti e adeguamenti come altre città hanno cominciato a fare”. L’esempio citato è quello di Bologna. Nessuna formazione al personale se non “un librettino sulla disabilità e autobus” consegnato dall’azienda. Stessa cosa “per l’impiego dei vecchi estintori sull’autobus in caso di incendio”.
Per quanto riguarda le aggressione “le violenze non si limitano al solo tentativo di eludere il pagamento del biglietto, ma sono frequenti gli atti di mera ostilità e intimidazione anche durante l’estate con servizi gratuiti dove il bus è spesso in balia di ubriachi e balordi. Le uniche soluzioni finora adottate “prevedono quale unica difesa in caso di aggressione il telefono, il pulsante di allarme remoto e le telecamere”. Tutti mezzi – fa notare il sindacato – che non servono ad evitare le aggressioni ma solo ad individuare il responsabile.