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Oltre cento persone alla fiaccolata contro il trasferimento a Ravenna di Cagnoni

Corteo in centro storico per chiedere «né privilegi, né disparità» e «per una giustizia uguale per tutti e tutte»

Oltre cento persone, in prevalenza donne, hanno partecipato in silenzio alla fiaccolata per chiedere «né privilegi, né disparità», come recitava lo striscione in testa al corteo, «per Giulia Ballestri» e «per una giustizia uguale per tutti e tutte».

Organizzata da Linea Rosa, Udi, Casa delle donne e Dalla parte dei minori, la manifestazione che si è svolta nella serata di mercoledì 12 dicembre in centro a Ravenna era stata indetta contro la decisione di trasferire Matteo Cagnoni nel carcere della città dove ha ucciso la moglie Giulia Ballestri e dove è stato condannato all’ergastolo. E nonostante la casa circondariale di Ravenna preveda solo la presenza di detenuti in attesa di giudizio o condannati a una pena non superiore ai 5 anni o con un residuo di pena inferiore ai 5 anni.

Contro il trasferimento è stata lanciata anche una petizione on line che ha raccolto oltre seimila firme.