L’assessore: «Garantiremo tutte le risorse necessarie fino all’ultimo euro per riattivare la viabilità»
I fondi per riaprire la viabilità si aggiungono ai 460 mila euro che sono stati destinati alle prime opere di messa in sicurezza, già concluse, e ai rilievi tecnici sulle condizioni dell’argine del Ronco.
«Le priorità della Regione sono state chiare da subito: massima rapidità di intervento, con la garanzia di tutte le risorse necessarie fino all’ultimo euro, per riattivare la viabilità in un tratto strategico della rete regionale – spiega l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, intervenendo in Assemblea legislativa -. Per questo, nell’arco di soli due mesi dal crollo si sono resi disponibili 3 milioni e mezzo di euro e, grazie alla grande professionalità delle strutture regionali, sono stati conclusi in poche settimane sia la barriera in palancole per evitare ulteriori erosioni dell’argine sia i complessi rilievi tecnici sulla sua stabilità: nei prossimi giorni, i risultati degli approfondimenti verranno presentati al Tavolo tecnico istituito presso il Comune di Ravenna, per valutare le varie ipotesi in campo e procedere a una rapida progettazione degli interventi risolutivi con azioni correlate che riguarderanno l’intero sistema rappresentato dall’argine, dalla strada, dalla chiusa e dal fiume Ronco».
Gli studi, in particolare, hanno compreso indagini geoelettriche e georadar per valutare la distribuzione delle acque sotterranee, attraverso l’impiego di correnti elettriche fatte circolare nel terreno. E, in aggiunta, le prove geognostiche necessarie ad esaminare le condizioni dell’argine fino a 35 metri di profondità, mediante sondaggi e carotaggi, e rilievi topografici di dettaglio di tutta l’area.
«È evidente, per la Giunta regionale, l’assoluta rilevanza di ristabilire la viabilità nella piena sicurezza: quando la magistratura avrà chiuso l’indagine, agiremo in rivalsa dei costi su chi sarà accertato responsabile- conclude Gazzolo-. Al momento, però, la Regione assicura l’intero finanziamento necessario per far partire il cantiere con rapidità, perché la Ravegnana è una strada vitale per i cittadini, il sistema economico e l’intero territorio ravennate e romagnolo».
L’assessore è intervenuto anche per rispondere alle interrogazioni dell’opposizione, preoccupata per i tempi lenti previsti per il cantiere e i disagi procurati alle imprese della zona.