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Teatro esaurito ma Marescotti non arriva. L’agenzia: «Difetto di comunicazione»

Il celebre attore contattato al telefono: «Non sapevo nulla di questo spettacolo, lo avevo in agenda in febbraio. Nessuno mi ha contattato per dirmelo». La Cronopios che distribuisce il recital si scusa. Sarà recuperato l’11 febbraio

Ivano Marescotti

A Faenza un teatro Masini al completo, tutto esaurito da giorni, ha atteso invano ieri sera, 23 gennaio, Ivano Marescotti che avrebbe dovuto proporre il recital “La lingua neolatrina”. Attorno alle 21.30 gli organizzatori (a curare la rassegna faentina è Accademia Perduta) hanno comunicato alle centinaia di spettatori presenti che il celebre attore non si sarebbe presentato.

Nella tarda mattinata di oggi l’agenzia Cronopios che distribuisce lo spettacolo, e con cui Accademia Perduta aveva stipulato il contratto per la rappresentazione, ha spiegato quanto accaduto: «Purtroppo per un difetto di comunicazione tra l’agenzia e la produzione ad Ivano Marescotti è stata comunicata una data diversa da quella effettiva di programmazione contrattualizzata con Accademia Perduta». Lo spettacolo verrà recuperato lunedì 11 febbraio alle 21 e Cronpios coprirà le spese sostenute per il mancato spettacolo (service, maschere e biglietteria) e quelle per l’invio della comunicazione agli abbonati. Il Masini ringrazia il pubblico per la comprensione dimostrata e rinnova le proprie scuse «per un errore comunque non imputabile alla responsabilità di Accademia Perduta».

Stamani l’attore al telefono aveva detto di essere all’oscuro di tutto: «Sono incazzato nero, tutti sapevano di questo spettacolo tranne me. Io avevo in calendario la data di Faenza per l’8 febbraio, come da accordi presi lo scorso maggio. Nessuno ieri mi ha avvisato, in questi giorni sono a Bologna e quindi non ho potuto leggere la cronaca locale (dove si parlava ampliamente del suo spettacolo a Faenza, ndr), mi hanno telefonato dal teatro solo dopo che avevano già mandato via la gente. E dire che nessuno si era premurato invece di contattarmi nel corso della giornata. Non so chi ha sbagliato, tra chi mi rappresenta e il teatro, ma di certo io non ne sapevo assolutamente nulla. E se mi avessero contattato prima di mandare via il pubblico avrei fatto di tutto per catapultarmi a Faenza comunque. Ma mi hanno telefonato invece solo quando ormai era troppo tardi. Una cosa del genere non mi è mai capitata in tanti anni di carriera. Spero di poter recuperare la data di Faenza prima possibile».