X

Enpa: «Fermiamo la strage di agnelli per Pasqua». E propone un menù «senza crudeltà»

L’ente protezione animali invita a non consumare il piatto tipico del periodo: «Non è un precetto religioso ma una abitudine culinaria»

«Anche quest’anno centinaia di migliaia di agnelli, cuccioli di poche settimane di vita verranno strappati alle proprie madri e sgozzati al macello». L’Enpa di Lugo chiede che si fermi la strage di agnelli e capretti in vista del periodo pasquale. La sezione lughese dell’ente nazionale protezione animali chiede che si fermi «questa strage insensata che nulla ha a che fare con la celebrazione della Pasqua, mangiare l’agnello non è un precetto religioso cristiano ma una crudele abitudine culinaria che si può cambiare. A differenza  dei cuccioli di pecora noi abbiamo la possibilità di scegliere, e con la nostra scelta, di mettere fine al massacro, salvando così la vita a tanti animali».

L’associazione animalista si concentra sul legame che si viene a spezzare: «Il più profondo dei legami, quello tra madre e figlio, negando loro anche la minima forma di relazione. La vita dei cuccioli è brevissima: dopo poche settimane i piccoli vengono caricati su camion in condizioni al limite della sopravvivenza e, una volta giunti a destinazione, li attende la macellazione».

Enpa in questi giorni ha pubblicato sulla propria pagina Facebook «un menu buono, senza crudeltà con fantastiche ricette a cura di una Chef locale».