Rispetto allo stesso mese dello scorso anno i dati della Regione mostrano un aumento importante in provincia di Ravenna del fastidioso insetto
In regione – legge nel rapporto – si “stima un calo di -10 % di popolazione di zanzara tigre nel mese di agosto rispetto ad agosto 2018, e si stima un aumento del 31% rispetto alla media calcolata negli ultimi 5 anni. La densità elevata di popolazione registrata nel mese di agosto 2019, anche se minore rispetto al 2018, è dovuta in buona parte a fattori climatici come la persistenza di alte temperature anche nella seconda metà di agosto a differenza degli ultimi anni in cui si erano registrate piogge e cali di temperature”.
A Ravenna il calo rispetto allo scorso anno non c’è stato. A partire da luglio il numero di zanzare tigre ha scavallato il livello di guardia (404,12 uova per ovitrappola) per poi salire costantemente durante tutta l’estate. Ad agosto, tradizionalmente il mese più difficile, il numero medio di uova è stato di 728 per ovitrappola. A livello di dati assoluti non è la cifra peggiore della regione (fanno peggio Rimini, dove la media è stata di 807, e Ferrara con 775) ma come detto si tratta dell’aumento percentuale più alto rispetto allo stesso periodo del 2018. Il periodo peggiore è stato quello delle prime due settimane di agosto (in media 802 uova per trappola).
Le zanzare vengono monitorate perché, oltre al fastidio, sono i vettori privilegiati per la trasmissione all’uomo di arbovirosi, le malattie causate da virus trasmessi tramite morso/puntura di un insetto. Interessano sia l’uomo che gli animali. A Ravenna la zanzara tigre è stata la causa della diffusione del virus Chyikungunya nel 2007.