Paolo Di Bartolo eletto al consiglio nazionale di Padova
«In un contesto caratterizzato da spinte di segno opposto, perché aumentano i pazienti e crescono le possibilità offerte dall’innovazione tecnologica, ma lievitano di conseguenza anche i costi, mentre diminuiscono risorse e medici, sia specialisti sia di Medicina generale, Amd intende mantenere fede al suo impegno: dare al diabete una riposta assistenziale che sia al contempo sostenibile e di alta qualità», dichiara Di Bartolo. «Avvieremo un’operazione di raccordo tra le diverse ‘intelligenze AMD’, facendo dialogare Intelligenza Artificiale e Intelligenza Clinica: l’una governata dalla tecnologia, l’altra dal fattore umano, per sviluppare una vera diabetologia di precisione».
Di Bartolo si è laureato con il massimo dei voti alla Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Bologna, discutendo la tesi “Ruolo della microalbuminuria nella diagnosi precoce di nefropatia diabetica”. Si è specializzato in Diabetologia e Malattie del Ricambio presso l’Università degli Studi di Parma. Nella propria attività clinico-assistenziale ha sempre posto particolare attenzione alle tecnologie per il trattamento e la diagnostica del diabete di tipo 1 (microinfusori, sistemi per il monitoraggio continuo della glicemia, cartelle cliniche informatizzate, telemedicina, ecc), e per questo ha promosso la nascita del Gruppo di Studio intersocietario AMD-SID-SIEDP “Tecnologia e diabete”, che ha coordinato fino al 2009. Ha contribuito a gruppi di lavoro diabetologici istituzionali, in seno alle società scientifiche, ha partecipato ad attività di formazione e alla realizzazione di molteplici pubblicazioni, nazionali e internazionali, in ambito diabetologico.