Chiuse palestre e piscine anche in tutta l’Emilia-Romagna, fino al 3 aprile

L’ordinanza della Regione. Non ci sono restrizioni per lavoratori e merci

Palestre Aperte 24 OreLa Regione Emilia-Romagna nell’ambito delle azioni di contenimento della diffusione del coronavirus ha emanato un’ordinanza che estende la sospensione dell’attività di palestre, piscine, attività ricreative anche alle zone che il Governo aveva escluso nel decreto reso esecutivo questa domenica.

Sospesa inoltre l’attività dei centri diurni in tutta l’Emilia-Romagna.

Le sospensioni sono in vigore vigore fino a venerdì 3 aprile.

Nel dettaglio, sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per i livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi e centri diurni per persone non autosufficienti (per supplire ai quali si stanno valutando servizi domiciliari).

Il Governo ha inoltre chiarito come non esistano restrizioni per la mobilità dei lavoratori e delle merci né all’interno del Paese né tra il nostro Paese e gli altri. Dunque, chi deve spostarsi per ragioni di lavoro, anche fra le province e all’interno di esse, lo può fare.

È quindi garantito il diritto a lavorare per chi è in buona salute, non presenta sintomi né debba rispettare il periodo di quarantena. Con l’avvertenza che si tratti sempre di spostamenti per ragioni di lavoro o di necessità.

Per tutti i dettagli dei provvedimenti e delle e raccomandazioni si veda il riepilogo generale della normativa statale integrata dall’ordinanza regionale.

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