sabato
18 Ottobre 2025
tv

«Rifiutare il cibo significa rifiutare l’amore sbagliato di genitori oppressivi»

Il ravennate Andrea Casadio è l'autore (e regista) della docuserie su Rai Tre che indaga i disturbi del comportamento alimentare tra gli adolescenti

Condividi

Fame AmoreSu Rai 3 va in onda una docuserie che indaga i disturbi del comportamento alimentare tra gli adolescenti (il lunedì alle 23.15, puntate disponibili anche su Raiplay.it): “Fame d’amore” è un programma del ravennate Andrea Casadio che cura anche la regia (con Francesca Fialdini invece alla conduzione).

A Casadio abbiamo chiesto da dove nasce l’idea di questo progetto. «Trovo – ci scrive – che i giovani siano molto più interessanti da raccontare dei vecchi perché i giovani hanno una vita davanti, possiedono entusiasmo e coraggio, mentre i vecchi sono spesso disillusi e stanchi della vita».

Andreacasadio“Fame d’Amore” racconta giovani che soffrono di anoressia o bulimia – cioè disturbi del comportamento alimentare, vere e proprie malattie psichiatriche – oppure che sono malati di obesità. «Apparentemente raccontiamo una malattia – continua Casadio – ma descriviamo la società. Una grande psicanalista americana di origine ebrea, Hilde Bruch, che meglio ha compreso i disturbi del comportamento alimentare, sostiene che la figlia o il figlio anoressico esprime il sintomo ma è tutta la famiglia ad essere malata. Spesso, dice la Bruch, la figlia o il figlio è il mezzo attraverso il quale una madre frustrata cerca di soddisfare i propri sogni non realizzati, con la complicità di un padre debole o assente. “Voglio che tu sia la più brava scuola, la più brava nella vita, devi essere perfetta come dico io”, dice la madre a quella povera figlia. E la figlia esaudisce tutti i suoi desideri, cresce senza sapere chi è e cosa la fa felice, fino al momento in cui, spesso nell’adolescenza, si ribella e dice: “Ti ho dato tutto quello che volevi, ma adesso basta con questo tuo amore egoista e invadente, lasciami in pace!”. E comincia a controllare il cibo, a rifiutarlo. Però il cibo è un chiaro simbolo di amore: noi conosciamo i nostri genitori – soprattutto nostra madre – perché loro sono i primi a nutrirci quando nasciamo, quindi rifiutare il cibo significa rifiutare l’amore sbagliato di una madre e un padre oppressivo. Diventare grandi, rapporto genitori e figli, e cibo: argomenti universali. Racconti la famiglia ma descrivi una società intera».

«Io adoro i giovani di oggi – termina Casadio –. Pochi giorni fa stavo filmando un gruppo di amici: c’erano tre o quattro ragazze di origine africana, alcuni dell’est Europa, diversi di loro erano apertamente gay, e se ne fregavano di tutto, tutte queste “differenze” che scandalizzano i vecchi per loro non esistono proprio. Meraviglioso».

Condividi
CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

La darsena di Ravenna protagonista alla Biennale di Venezia

Nel progetto "Italia Infinita 2075" che immagina una connessione veloce sotto l'Adriatico

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi