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Pulizia e verniciatura della carena: Ap ha speso 10mila euro per rinfrescare il Moro

Prima di essere spostata in testa alla darsena di città, la barca che appartenne a Raul Gardini ha ricevuto un intervento di minima manutenzione dove è emerso il deterioramento delle vernici

Un intervento di manutenzione al Moro di Venezia, precedente allo spostamento dal parcheggio dell’Autorità portuale di Ravenna alla banchina in testa alla darsena di città, ha fatto emergere uno stato di deterioramento della barca che non era previsto. Ap ha quindi stanziato 3.800 euro per la verniciatura della parte che normalmente sarebbe immersa in acqua, da aggiungere ai 6.800 già impegnati. Le cifre e i dettagli sono contenuti in una delibera presidenziale di Via Antico Squero pubblicata il 26 febbraio scorso. Lo scafo voluto da Raul Gardini per la Coppa America del 1992, come noto, è posizionato parallelo a via Darsena dal 19 marzo.

Preliminarmente allo spostamento – eseguito a costo zero per le casse pubbliche grazie alla disponibilità di alcune aziende come Baldini, Acmar e Compagnia portuale – è stato eseguito un intervento di manutenzione generale affidato al cantiere navale Pier 12 di Marina di Ravenna: pulizia, lucidatura non abrasiva delle parti a vista, revisione di cavi e tiranti. «Una volta eseguita la pulizia dello scafo – si legge nella delibera – si è potuto constatare che tale attività non è stata efficace per la rimozione dei segni precedentemente visibili e ipoteticamente dovuto allo sporco depositato nel tempo. Alla luce dei fatti, evidentemente, i segni erano invece dovuti a parziale deterioramento della vernice». Ap ha quindi ritenuto «necessario e opportuno procedere al ripristino delle condizioni dello scafo con attività integrative di carteggiatura e verniciatura».

Si è intervenuti solo su quella che in gergo nautico viene chiamata opera viva o carena, cioè la parte che sta sotto la linea di galleggiamento. «Dopo il lavaggio con l’idropulitrice – ci spiega Giovanni “Dondo” Ballanti, titolare del Pier 12 – si è visto che i segni sulla verniciatura era rimasti e allora ci è stato chiesto di verniciare». L’intervento è stato fatto a rullo: «Se dovesse andare in regata la vernice dovrebbe essere più liscia ma per la posizione in cui è tenuta è sufficiente. Visivamente è meglio una verniciatura non liscia piuttosto che le colate dell’acqua». Non si è invece intervenuti sui fianchi, quelli dove il rosso non è più brillante, perché lì è necessaria un’altra tecnica di verniciatura: «Quelle parti vanno trattate a spruzzo e farlo su una barca a quelle altezze richiede delle strutture importanti per l’aspirazione dei prodotti utililzzati che non vadano dispersi in atmosfera».

Ballanti, che fece parte dell’equipaggio di Azzurra nella Coppa America del 1983, assicura di aver trovato il Moro in buone condizioni complessive: «Quando siamo saliti c’era un po’ di acqua dentro e un po’ di muffa ma regge ancora. Abbiamo revisionato l’albero e le varie parti. Penso che sarebbe ancora in grado di andare in acqua. Il problema principale forse è la condizione delle vele».