Il Moro di Venezia ha traslocato: resta sulla banchina ma ora in testa al Candiano

Il terzo dei cinque scafi costruiti da Raul Gardini per la Coppa America del 1992 è di proprietà dell’Autorità portuale dal 2008. Ora verrà costruita una struttura in acciaio e vetro ad alta resistenza con illuminazione

barca moro venezia

Foto da Facebook

Completate le operazioni di spostamento del Moro di Venezia nella darsena di città a Ravenna. Il terzo dei cinque scafi progettati nell’ambito della partecipazione di Raul Gardini alla Coppa America del 1992 ha traslocato dal piazzale dell’Autorità portuale, proprietaria della barca dal 2008, alla banchina in testa al Candiano. Nella sede di Ap arrivò nel 2013.

L’imbarcazione è ora disposta parallelamente a via Darsena, in un punto più visibile: si trova sempre su un sostegno che la tiene a diversi metri da terra. La nuova postazione è ancora comunque area di cantiere, in attesa di completare «la struttura di contenimento in vetro, la pedana in legno e il relativo sistema di illuminazione», scrivono dall’Autorità portuale. Anche per questo non si è tenuta alcuna cerimonia di inaugurazione.

barca moro venezia«La testata della Darsena di città è il luogo ideale per accogliere questa leggenda della vela – ha scritto il sindaco Michele de Pascale su Facebook –. La nostra città vanta una tradizione di mare, una vocazione ed un’esperienza velica, un rapporto con l’acqua e con la portualità che hanno radici profondissime, e il Moro di Venezia III, primo campione mondiale della classe Coppa America, ne è sintesi eccellente. Un affascinante simbolo dell’identità cittadina che va valorizzato, tutelato e promosso; per questo insieme all’Autorità di sistema portuale, abbiamo deciso di collocarlo in testa al Canale Candiano, posizionato in una struttura in acciaio e vetro ad alta resistenza. In questo modo tutti potranno ammirare la mitica imbarcazione voluta Raul Gardini tutto l’anno e, grazie al suggestivo sistema di illuminazione anche con il buio». Insomma è da considerare del tutto archiviata l’ipotesi di un ritorno in acqua come invece sembrava si stesse valutando anni fa.

barca moro veneziaL’assessore allo Sport, Roberto Fagnani, si è emozionato: «Il Moro racconta una bella storia di passione e impegno, creatività e lungimiranza, amore per il mare e la nautica. Una storia ravennate che ci ha fatto sognare così come ci ha fatto sognare in questi giorni Luna Rossa; una straordinaria storia passata che ha posto le basi per i successi del presente, permettendoci di guardare con entusiasmo e fiducia al futuro di questo meraviglioso sport. Grazie al Gruppo Baldini, alla Compagnia portuale, all’Autorità portuale e all’Acmar che hanno collaborato a vario titolo, rendendo possibile il trasferimento e realizzandolo in piena sicurezza».

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