A marzo le lezioni di Medicina lasciano il Palazzo Congressi: tutte in ospedale

Si terranno nell’aula magna “Triossi”. Per la nuova palazzina della didattica bisognerà attendere il 2025

Ospedale Di Ravenna

L’area dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna

La possibilità di utilizzare le aule senza riduzioni di capienza non richiede più l’uso della platea da 350 posti al Palazzo dei Congressi per le lezioni del corso di laurea in Medicina di Ravenna. Dall’1 marzo, quando inizierà il secondo semestre, l’attività didattica si concentrerà solo negli spazi allestiti all’ospedale Santa Maria delle Croci (l’aula magna “Triossi” da 99 posti e i 500 mq di laboratori didattici). Ulteriori spazi adiacenti verranno ristrutturati e adattati alle esigenze del corso in vista dell’anno 2022-23, quando si iscriverà la terza corte di matricole (95 i posti disponibili ogni anno dal 2020 quando l’università di Bologna ha avviato il percorso di studio a Ravenna). Il tutto in attesa di arrivare alla realizzazione della nuova palazzina destinata alla didattica: si ipotizzava potesse essere pronta per l’autunno 2021 e invece l’aggiornamento delle tempistiche sposta all’inizio del 2023 la probabile apertura del cantiere che potrebbe richiedere circa due anni di lavori.

«Gli spazi del Palazzo Congressi erano stati scelti perché volevamo un ambiente capace di garantire le lezioni in presenza a tutti gli studenti anche quando era consentita la ca- pienza delle aule solo al 50 percento – spiega la professoressa Mirella Falconi, coordinatrice del corso –. Ora il vincolo è caduto e l’aula magna all’ospedale è sufficiente».

Mentre avanzano le procedure per la realizzazione della palazzina ad hoc per il corso universitario, si lavora per avere un piano alternativo di qualità: «Il progetto è quello di ricavare aule, studi per i docenti e sale studio all’interno del Santa Maria delle Croci per consentire il completo radicamento del corso in ospedale. Ci sono spazi che possono essere immediatamente resi adatti allo scopo». In questo modo fin dal primo giorno di corso gli studenti condivideranno la vita universitaria con il personale sanitario. Un esempio per tutti è dato dalla possibilità che hanno gli iscritti al corso di laurea di fruire della mensa ospedaliera.

24 02 2021 Ravenna; Fonfdazione Flaminia Presidente Mirella Falconi

Mirella Falconi, coordinatrice del corso di laurea in Medicina dell’università di Ravenna

Gli studenti che hanno completato l’iscrizione al primo anno per il 2021-22 sono ad oggi 92 su 95 posti disponibili: «Siamo sicuri che verranno coperti tutti i posti, le tempistiche sono normali per il sistema di slittamento nella graduatoria unica a livello nazionale dove gli studenti indicano le sedi di preferenza». Da questo aspetto emerge un dato incoraggiante per Ravenna: «Gran parte dei quasi duecento iscritti ad oggi provengono da fuori Regione e questo è un indicatore che alza la qualità del corso perché significa che la sede è appetibile e che si è disposti a spostarsi».

In parallelo a quella studentesca, cresce anche la popolazione di docenti: attualmente sono otto i professori incardinati nel corso di laurea ravennate e aumenteranno con l’attivazione dei prossimi anni. «Ci sono ottimi presupposti per creare una collaborazione stretta tra i docenti universitari e i medici ospedalieri per le attività di ricerca e assistenza, Al momento sono attivi solo i corsi delle discipline di base che non prevedono tirocini in ospedale e quindi il docente potrebbe svolgere la sua attività da pendolare, ma nonostante questo, la maggior parte ha scelto di vivere a Ravenna. Ora tocca alla città e alla comunità universitaria offrire stimoli e opportunità per migliorare sempre di più questo radicamento. Non ho dubbi che sarà così».

Le iscrizioni odierne alle lauree legate alla sanità risentono anche della carenza di personale emersa con la pandemia. «Questa professione non si sceglie per ragioni economiche, per avere un posto di lavoro sicuro. Si tratta di una scelta professionale impegnativa. Tuttavia quando andiamo nelle scuole superiori per fare orientamento troviamo tanti giovani convinti del valore e dell’importanza di questo percorso formativo. L’attuale carenza di medici e personale sanitario è dovuta alla mancanza di programmazione negli scorsi anni che non ha tenuto conto dei pensionamenti e dei cambiamenti che oggi ci troviamo ad affrontare».

 

CGIL BILLB REFERENDUM 09 – 16 05 24
SAFARI RAVENNA BILLB 13 – 19 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24