L’abbraccio di Ravenna ai 59 artisti del Teatro di Kiev scappati dalla guerra – FOTO Seguici su Telegram e resta aggiornato I profughi sono alloggiati all’ex casa del Clero. Conclusa con successo la missione umanitaria capeggiata da Cristina Mazzavillani Muti Sono arrivati a Ravenna attorno alle 19 di ieri, 6 aprile, i 59 dipendenti del teatro di Kiev – componenti del corpo di ballo, dell’orchestra e del coro – salvati dalla guerra dalla missione umanitaria capeggiata da Cristina Mazzavillani Muti. Due pullman – organizzati e coordinati dalla rete di Ravenna Solidale – sono partiti da Ravenna all’alba di lunedì direzione ucraina, per accogliere i profughi a Przemysl, cittadina polacca sul confine, a 1.400 km di distanza. La presidente del Ravenna Festival ha potuto così riabbracciare gli artisti con cui 4 anni fa aveva organizzato in Ucraina il Concerto dell’Amicizia della kermesse ravennate. Ora gli artisti sono pronti a esibirsi nuovamente a Ravenna, città che hanno ringraziato al loro arrivo, accolti da sindaco e tanti cittadini ritrovatisi in piazza, dove hanno intonato, bandiere in mano, gli inni di Italia e Ucraina. I 59 dipendenti del Teatro di Kiev sono ora alloggiati all’ex casa del Clero, gestita come Cas della cooperativa La Pieve, dove potranno restare fino a quando lo vorranno. Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Partiti 2 pullman da Ravenna per salvare dalla guerra 60 artisti dell'Opera di Kiev La Ravenna in bianco e nero del Covid-19 negli scatti del fotografo Luigi Tazzari È morta Monica Vitti, indimenticabile protagonista nella Ravenna del "Deserto rosso" Seguici su Telegram e resta aggiornato