In moto lungo 7.200 km per sostenere i “Piccoli Grandi Cuori”

Protagonista del tour il ravennate Nicola Scanferla partito per raccogliere fondi a favore dell’associazione che si occupa di cardiopatici congeniti e delle loro famiglie

Piccoli Grandi Cuori Nicola Scanferla

La partenza da Ravenna del tour “Piccoli Grandi Cuori in Sella con Nicola” (Nicola Scanferla è secondo da sinistra)

È un centauro ravennate, il paladino motorizzato dell’organizzazione di volontariato “Piccoli Grandi Cuori” che a Bologna si occupa ed accoglie cardiopatici congeniti e le loro famiglia, partito sabato 30 aprile, proprio da Ravenna, per un lungo tour sulle strade italiane con l’obiettivo di raccogliere fondi per il progetto “Mettici il cuore”.

Le spese per portare avanti questo importante servizio di accoglienza, nato nel 2015, sono rilevanti: ospitare una famiglia ha un costo medio pari a circa 5 mila euro. Per sostenere queste famiglie è molto importante la macchina della solidarietà, che ancora una volta si è mossa attraverso il grande gesto d’amore di Nicola Scanferla, mobility manager del Comune di Ravenna. Nicola, 62 anni a luglio, è partito da casa sua, in via Campania, in sella alla sua moto Yamaha TDM 900 per portare il vessillo dei Piccoli Grandi Cuori attraverso una sorta di “Giro d’Italia”: 7.200 km di percorso in 26 tappe.

A fare il tifo per lui un folto gruppo di amici di Marina Romea con la quale l’associazione è gemellata. Tutti possono viaggiare con Nicola donando sul sito web dell’associazione i km che servono ad accogliere una famiglia per un anno al “Polo dei Cuori” di Bologna. Ogni 30 euro donati al progetto “Mettici il cuore” corrisponderanno simbolicamente a 50 km del “motogiro d’Italia. Sui profili social dell’associazione sarà possibile seguire il racconto aggiornato del viaggio: Nicola porterà con sé tutti i piccoli e grandi cuori che l’associazione bolognese sostiene dal 1997.

Il suo viaggio terminerà il 25 maggio, con la sosta finale alla casa di accoglienza bolognese: «L’idea è nata durante il lockdown: un viaggio perché il viaggio è l’essenza della vita. Il viaggio è una cura che viene portata alle persone che hanno bisogno. Un viaggio è speranza, è vita – sottolinea Scanferla –. Ho sentito forte il desiderio di spendere un messaggio a favore di chi non sta bene, dalla vita ho avuto tanto, ora è il momento di restituire. Parlando con Livia Santini, socia e ideatrice della rassegna benefica a favore dell’associazione Piccoli Grandi Cuori “Un Mare di solidarietà”, la cosa ha preso concretezza ed ora voglio essere un megafono per le esigenze dell’associazione e delle famiglie che accoglie e sostiene. A viaggiare con me ci sarà la mia stella, che mi ha regalato mia moglie quando ho compiuto 60 anni. La stella è un segno di speranza».

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