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Dopo 44 anni, chiude Ravegnana Radio. Era nata da un’idea del cardinal Tonini

La direttrice: «Non potevamo sostenerci solo con la pubblicità»

Anna De Lutiis

Ravegnana Radio inBlu ha cessato di trasmettere in diretta il 31 luglio 2022.

«Oggi è difficile sostenere i mezzi di comunicazione – commenta la direttrice della radio e presidente della cooperativa culturale “Giovanni Mesini”, Anna De Lutiis – una radio comunitaria non può sostenersi completamente con la pubblicità in quanto aveva un compito ben preciso di evangelizzazione, essere la voce cattolica per la città, fare cultura e, in seguito, informare sui problemi e sugli eventi che si verificavano a Ravenna».

Ravegnana Radio nasce nel 1978 da un’idea del Cardinale Ersilio Tonini, all’epoca Arcivescovo dell’Archidiocesi di Ravenna-Cervia che, con la collaborazione di un gruppo di volontari, ha fondato la Cooperativa Centro Culturale “Giovanni Mesini”, da cui è nata Ravegnana Radio. Nel 1986, in occasione della visita pastorale di Giovanni Paolo II nelle terre di Romagna, la radio si è arricchita di altre frequenze per portare la voce del Papa in tutta la Romagna. Il Papa trasmise il suo messaggio da Ravegnana Radio, un grande e insolito onore per una emittente locale.  Da allora, è stata l’emittente cattolica anche per le diocesi di Faenza, Forlì e Cesena.

Le frequenze periferiche sono state cedute tre anni fa. Dal 2001 Ravegnana Radio è entrata a far parte del Circuito inBlu , promosso dalla Fondazione Comunicazione e Cultura della Conferenza Episcopale Italiana, che riunisce più di 200 emittenti sparse in tutta Italia con un progetto di collaborazione e scambio continuo di esperienze e visibilità sul piano nazionale, diventando Ravegnana Radio inBlu.

Per decenni Ravegnana Radio ha trasmesso in diretta dalla Cattedrale di Ravenna tutte le celebrazioni diocesane permettendo così la partecipazione ai più importanti eventi diocesani anche a chi non poteva essere presente.