In occasione della festa dei ceramisti per la celebrazione del protettore Sant’Antonio Abate, che cade il 17 gennaio, l’Ente Ceramica Faenza ha organizzato una messa in suffragio dei ceramisti scomparsi, che si terrà nella chiesa di San Francesco alle 17.30. La ricorrenza sarà anche l’occasione per l’apertura, nel centro storico di Faenza, di due nuove botteghe artigiane e lo spostamento in posizione strategica di un’altra.
A Faenza, in corso Matteotti, 43, Paola Laghi ha aperto il suo laboratorio di produzione e restauro, dove realizza ceramica artistica contemporanea muovendosi tra oggetti d’uso, d’arredo e installazioni.
In corso Garibaldi, 22, invece, ha recentemente aperto al pubblico lo studio di Pantoù ceramics, marchio fondato nel 2020 a Faenza da Ilaria Biffara e Giampaolo Santoddì, originari di Caltagirone. Dopo aver studiato all’Istituto d’arte per la ceramica i due artisti si sono trasferiti a Faenza, dove si sono specializzati, collaborando con ceramisti locali e instaurando un rapporto di co-working con la Bottega Vignoli.
In via Barilotti, 3, al lato del duomo, è in procinto di trasferirsi da via Monsignor Battaglia lo studio di ceramica Andrea Kotliarsky, artista argentina che si è trasferita in Italia nel 2000. Il luogo sarà uno spazio aperto e di aggregazione per creare ed esprimersi con la ceramica. Andrea Kotliarsky è insegnante e specializzata in tecniche ceramiche e offre diversi tipologie di corsi, laboratori di sperimentazione e workshop tematici per realizzare oggetti unici ed originali.
«Questo 17 gennaio – spiega il sindaco Faenza e presidente delll’Aicc e della Strada europea della Ceramica, Massimo Isola – sarà l’occasione per festeggiare l’arrivo di laboratori e atelier di ceramica in centro. Quattro professionisti che hanno deciso di insediarsi nel centro storico, un fenomeno interessante ma non isolato, che si lega a percorsi di valorizzazione del centro già avviati nel tempo. Con queste tre botteghe ceramiche, nel cuore della città, si rafforza la presenza di laboratori e punti vendita con importanti risvolti per il turismo dando, allo stesso tempo, anche segnali incoraggianti per il lavoro artistico e artigianale della ceramica».
«Artisti e ceramisti – afferma la presidente dell’Ente Ceramica Faenza, Elvira Keller – hanno potuto costatare di persona che la presenza nel cuore della città è anche un modo per stare assieme e rivitalizzare quello che è il commercio ceramico in centro. Dopo i lunghi anni di lockdown cominciano a tornare i turisti e quindi avere la bottega in centro è un importante risultato».