Il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi ha predisposto, nella sua veste di vicepresidente del consiglio comunale, una proposta di ordine del giorno “per riconoscere e valorizzare i capanni balneari storici quale patrimonio culturale di Ravenna e della Romagna”.
Esiste un’antica tradizione popolare, che risale alla fine dell’Ottocento, di trascorrere giornate in spiaggia andando al mare in bicicletta e utilizzando dei piccoli capanni di legno dove custodire le proprie cose. Per continuare questa usanza, l’Associazione Capannisti Balneari ha rivolto alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio la richiesta di riconoscimento dei capanni balneari come patrimonio culturale della città di Ravenna e della Romagna.
«Sul litorale ravvenate – spiega Ancisi – ne sono rimasti attivi trentasette a Marina di Ravenna, trentasei a Punta Marina, cinque a Marina Romea e tre a Porto Corsini, con l’aggiunta di due a Lido di Classe e due tra Marina di Ravenna e Punta Marina, provvisoriamente smontati. I loro possessori fanno tutti parte dell’Associazione Capannisti Balneari, titolare da tempo di tutte le rispettive concessioni».
Nel suo ordine del giorno, Ancisi sollecita il sindaco e la giunta comunale «ad operare affinché tale patrimonio sia preservato nella sua integrità e adeguatamente valorizzato».