Teloni sulle strade chiuse per le nuove piogge. E i Comuni strigliano i cittadini Seguici su Telegram e resta aggiornato Tre vie chiuse a Faenza. In Bassa Romagna le amministrazioni costrette a riprendere indisciplinati che continuano ad andare sugli argini Foto da Emilia Romagna Meteo Dalla tarda serata di ieri (domenica 7 maggio) diverse strade sono state chiuse per l’emergenza maltempo a Faenza. Via Fabbrerie, in particolare è stata chiusa per crepe sull’argine, con tanto di teloni posizionati sull’asfalto in vista delle piogge dei prossimi giorni. Chiuse anche via Del Fiume e via Saldino (da via Palazzone al tratto sull’argine del fiume). Nella notte i mezzi di Hera hanno terminato lo sgombero di tutte le aree colpite dall’emergenza maltempo, a Faenza, raccogliendo i rifiuti posizionati in strada durante la giornata di domenica. Anche Enel ha riattivato quasi tutte le utenze, occupandosi del ripristino o della sostituzione dei contatori. A questo proposito, al contrario di quanto è girato con il passaparola, dal Comune specificano che non ci sono limitazioni nell’utilizzo della corrente elettrica, se non quelle previste dal proprio contratto. Intanto da segnalare l’appello lanciato dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna: «Non sappiamo più come dirvelo. Lo abbiamo chiesto per favore, abbiamo spiegato che lo facciamo anche per la vostra sicurezza. I Comuni hanno fatto un’apposita ordinanza che vieta di salire sugli argini e sostare nei pressi dei fiumi». Le amministrazioni sottolineano come in questo periodo sia necessario «lasciar spazio a uomini e mezzi che stanno lavorando nei cantieri, senza intralciarne gli spazi. In questi giorni i cantieri sono stati presidiati dalle forze di polizia, carabinieri, polizia locale e persino esercito, ma no, non possono davvero continuare a perdere tempo prezioso e utile ad altre attività per controllare e multare chi va a curiosare sui fiumi. Passate parola». Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Un servizio gratuito di supporto psicologico per le famiglie colpite dall'alluvione Si era proposto per catturare i pavoni di Punta Marina: ora rinuncia per le proteste Il progetto per recuperare le eccedenze alimentari cerca volontari e nuove idee Seguici su Telegram e resta aggiornato