In pochi giorni sono esauriti i circa 850 posti (ingresso libero) del teatro Alighieri di Ravenna per assistere domenica 23 luglio alla proiezione del docufilm “Raul Gardini”, coprodotto da Rai Fiction e Aurora Tv e dedicato all’imprenditore ravennate che proprio il 23 luglio di trent’anni fa si suicidava a Milano all’età di 60 anni. La serata dell’Alighieri comincerà alle 21 con gli attori e gli autori dell’opera sul palco per una breve presentazione.
Per venire incontro alla grande richiesta di posti, sarà possibile partecipare alla visione dell’intero evento anche da Palazzo dei Congressi sempre alle 21. Sono disponibili ulteriori 320 posti. Anche per Palazzo dei Congressi l’ingresso è libero e su prenotazione fino ad esaurimento posti (info 0544 249244) alla biglietteria del Teatro Alighieri a partire da venerdì 21 luglio dalle 10 (orari dal lunedì al sabato 10-13 e 16-18, domenica e festivi 10-13).
La sera stessa a partire dalle 21.25 il docufilm andrà in onda anche su Rai Uno. L’evento pubblico del 23 luglio è promosso dalla Fondazione Gardini con il patrocinio del Comune di Ravenna e la collaborazione di Ravenna Festival.
L’attore Fabrizio Bentivoglio interpreta Raul Gardini: «Questo Raul è sgorgato malgrado me»
Il ruolo di Gardini è interpretato da Fabrizio Bentivoglio: «La prima volta che mi è stato proposto il ruolo risale a una decina di anni fa, per un film che poi, come spesso succede, non si è più fatto, lasciando in me, ma credo anche in lui, non contento già allora di essere stato dimenticato, un certo rimpianto – dice l’attore –. Quindi, quando ho ricevuto la telefonata del regista Francesco Miccichè che mi parlava di questo suo progetto, non solo non ho fatto alcuna fatica nel sentirlo subito anche mio, ma ci siamo anche detti che avremmo diviso i compiti: il documentario avrebbe raccontato Gardini, l’uomo pubblico, l’industriale; il film avrebbe raccontato Raul, l’uomo privato, il marito, il padre, l’amico e a cose fatte posso dire con certezza, anche per la rapidità con cui il tutto è stato girato, che questo Raul è sgorgato quasi malgrado me, autonomamente, come se avesse anche lui una certa fretta di uscire e di liberarmi da quella promessa fattagli più di dieci anni fa».
Il docufilm su Gardini racconta gli ultimi tre anni di vita di Raul, dal Moro di Venezia al suicidio
Il periodo preso in considerazione dal docufilm è quello tra l’11 marzo 1990 e il 23 luglio 1993, cioè dall’inizio simbolico della sfida di Raul Gardini per la conquista della Coppa America, con il varo del Moro di Venezia, all’ultimo giorno della sua vita. L’attrice Pilar Fogliati interpreta l’unico personaggio inventato della docufiction, una giornalista che fa da contraltare al Gardini di Bentivoglio. Nella ricostruzione affidata alla fiction, l’incontro di Gardini con la giornalista diventa l’occasione per un’intervista/confessione che ripercorre le vicende che lo hanno portato alla ribalta internazionale.
Le iniziative per i 30 anni dalla morte di Raul Gardini
Anche altre iniziative sono in programma per ricordare il trentennale dalla morte. Il 29 agosto l’inaugurazione di una mostra fotografica di Carlo Borlenghi sul Moro di Venezia a Palazzo Rasponi, dal 14 ottobre la mostra su Burri al Mar in collaborazione con Fondazione Burri (un’opera dell’artista è nell’area del Pala De Andrè che fu fatto costruire proprio da Gardini), un ciclo decennale di borse di studio in memoria di Raul Gardini, che la fondazione Gardini stanzierà per premiare tesi di laurea magistrale di particolare valore nel campus di Ravenna sul tema Bioeconomy and Healthy planet (salute del pianeta).