Zeffirelli e Morricone per il varo nel 1990, ora il Moro di Venezia 1 è in Canada

In Laguna evento kolossal voluto da Raul Gardini per lanciare la campagna di Coppa America 1992: duecento gondole affittate per gli invitati. L’attuale proprietario provò a venderlo nel 2018 per 375mila dollari ma non arrivarono offerte

IMG 5591Per curare la regia dell’evento arrivò Franco Zeffirelli da New York, dove era impegnato con le riprese di Amleto; la colonna sonora fu scritta da Ennio Morricone; per gli invitati vennero affittate oltre duecento gondole. Alla vigilia il Corriere della Sera titolava: “Kolossal per il doge Raul”. Andò così il varo del primo Moro di Venezia l’11 marzo 1990 nella città lagunare, battezzato con la rottura dello champagne sulla prua da Maria Speranza, figlia di Gardini. Il giorno stesso, parlando con la stampa, il presidente della Montedison già annunciava il previsto varo del Moro 2 per qualche mese dopo (arrivò in agosto).

E adesso quella barca dove si trova? Che fine ha fatto il primo dei cinque scafi rossi? Quel primo Moro, da cui tutto cominciò, oggi si trova a Vancouver (Canada). È di proprietà del 68enne Paul Cheung che ci racconta qualcosa via email: lo comprò a San Francisco nel 2008 per 375mila dollari da John Sweeney, membro del team Bmw Oracle nell’edizione della Coppa America 2003 (lo stesso team dell’armatore Larry Ellison vinse il trofeo nel 2010 a Valencia con il ravennate Matteo Plazzi a bordo come navigatore). «Sweeney l’aveva dipinta bianca e verde – scrive Cheung –, io l’ho riportata ai colori originali con il leone dorato e ho installato un motore Volvo da 80hp. La usavo più o meno tre volte all’anno con gli amici, abbiamo partecipato a un paio di regate locali».

IMG 5594Nel 2018 il tentativo di rivenderla «perché pensavo che qualcuno potesse usarla meglio di me». Con un viaggio di 50-55 ore in compagnia di altre quattro persone, letteralmente campeggiando in tenda sul ponte della barca, Paul ha navigato fino a San Francisco: prezzo di vendita ancora 375mila dollari. Nessuna offerta arrivò e così la barca a settembre 2020 ha fatto ritorno a Vancouver: «La usiamo un paio di volte all’anno, è divertente perché tutti vogliono battere il Moro nelle regate e ammetto che il più delle volte succede perché con i miei amici dell’equipaggio non siamo grandi velisti».

Subito dopo la Coppa America vela del 1992, il Moro Venezia 1 era stato noleggiato dal San Pietroburgo Yacht Club: per la prima volta i russi partecipavano alla competizione velica e, in attesa della costruzione di una loro barca, avevano trovato nel cantiere Discoll di San Diego il bestione di 25 metri che era servito per i primi allenamenti della squadra di Gardini. Con San Pietroburgo partecipò alla seconda (e ultima) edizione del mondiale per classe Iacc nel 1994 ma non alla Louis Vuitton Cup del 1995. Dopo l’acquisto da parte di un imprenditore di Chicago è finita un paio di volte in mano alle banche fino all’acquisto nel 2001 da parte di Sweeney.

A questo link potete sfogliare il numero del settimanale in cui abbiamo ricostruito l’attuale situazione di tutte le cinque barche.

Che fine hanno fatto i Mori di Venezia?

Il Moro di Venezia che nel 1992 a San Diego vinse la Louis Vuitton Cup si trova ora smontato, sotto agli alberi e coperto da un telo nell’angolo di un prato in un villaggio di quattromila anime a un’ora da Boston. Si tratta del giardino del miliardario americano Bill Koch, l’armatore di America 3 che sconfisse il Moro 4-1. Tutta la storia nell’articolo “Il Moro di Venezia della Coppa America ’92 è nel giardino di un miliardario a Boston“.

A questi link la storia e l’attuale situazione delle altre barche: Moro 3Moro 4.

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