La telenovela dell’ex Villa Callegari «Un bar-ristorante sul parco entro il 2024» Seguici su Telegram e resta aggiornato Parla il responsabile dei lavori del complesso acquistato dal Comune negli anni novanta: «Ora il cantiere è operativo. Il nostro intervento ha già contrastato il degrado». Investimento da oltre 1,2 milioni Entro il 2024 sarà terminato il cantiere alla cosiddetta ex Villa Callegari, dove apriranno un ristorante con bar e una struttura ricettiva. Ad aggiornare il cronoprogramma è Marco Rusalen, responsabile della direzione lavori di uno dei cantieri più discussi della storia recente di Ravenna, quello dell’area che si affaccia su via Faentina e sul parco tra la stessa, trafficata, strada e la scuola media Don Minzoni. Una vicenda che è anche una storia di degrado e abbandono con l’ex residenza estiva della famiglia Callegari, quella dell’omonimo stabilimento industriale produttore di gomma, che attende da alcuni decenni una riqualificazione. Tutto ha inizio nel 1991, quando il Comune decide di acquistare il complesso (composto da villa, parco, chiesetta e un’area di servizio, di interesse storico-artistico e perciò sottoposto a tutela della Soprintendenza) nell’ambito della procedura fallimentare della famiglia industriale, con l’obiettivo anche di realizzarci qui il museo ornitologico (che poi verrà invece allestito a Sant’Alberto). La villa però resta abbandonata a se stessa fino al bando di gara che nel 2003 permette di affidarla in concessione per quarant’anni alla società Honoria srl, con l’impegno appunto di recuperare il complesso a proprie spese, realizzandovi invece «un esercizio pubblico al piano terra ed attività culturali, espositive e di intrattenimento al primo piano». Passano però gli anni e la società non tiene fede ai propri impegni, contribuendo ulteriormente al degrado dell’area, fino a quando nel 2017 è una nuova compagine societaria, la Villa Callegari srl, a subentrare alla Honoria per portare avanti il progetto di rigenerazione, lo stesso che aveva già ottenuto tra l’altro il via libera dalla Soprintendenza. «Siamo diventati pienamente operativi nel 2018 – ricorda Rusalen, in qualità di consulente della società – e nonostante le difficoltà burocratiche e contingenti, dalla pandemia all’aumento dei costi dei materiali, abbiamo portato avanti una serie di lavori contribuendo già alla riqualificazione dell’area. Abbiamo effettuato lavori da decine di migliaia di euro per la comunità, alcuni nemmeno previsti dalla convenzione. Abbiamo riaperto il parco circostante, messo in sicurezza alcune zone a ridosso della scuola, livellato il terreno, ripristinato la recinzione e l’illuminazione, restituendo di fatto ai cittadini un’area verde». Negli ultimi mesi alcune segnalazioni parlano però nuovamente di immobilismo. «Non è vero – assicura Rusalen -, stiamo continuando a lavorare, all’interno della villa, dove in questi anni abbiamo provveduto al consolidamento e al restauro del fabbricato che era pericolante e necessitava di ingenti interventi». Solo per la parte in muratura e dell’area verde si parla di un investimento di 1,2 milioni di euro. Senza considerare quello necessario per l’arredo e l’allestimento del pubblico esercizio. «Ora se non ci saranno più intoppi burocratici, affiancati dai nuovi responsabili della Soprintendenza, contiamo di terminare il lavoro entro il prossimo anno», ribadisce Rusalen. In particolare, come detto, verrà realizzato un ristorante-bar con dehor estivo (ma che verrà utilizzato, riscaldato, anche in inverno) che si affaccerà sul parco pubblico sul retro della Faentina (lato don Minzoni), a servizio dello stesso. Al primo piano sarà invece allestito un circolo culturale con anche una funzione ricettiva, una sorta di B&B. A gestire il pubblico esercizio, a differenza di quanto scritto in passato su vari mezzi di informazione, non sarà l’architetto Stefano Martini, che collabora solo in quanto consulente per la progettazione. Total0 0 0 0 Forse può interessarti... La Regione apre una raccolta fondi per sostenere la popolazione alluvionata Dalla Barilla 1 milione per la ricostruzione di Conselice e Sant'Agata sul Santerno Rinviata a settembre la Discesa dei Fiumi Uniti Seguici su Telegram e resta aggiornato